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venerdì 7 giugno 2013

Mancato shopping, a volte succede.

Metti una mattina in centro (ieri) a Firenze, tra servizi bancari e uffici pubblici ti passa la voglia di spendere! A voi non capita!?
Rumini del disservizio, dell'attesa delle mancate spiegazioni e torni a casa senza aver preso nemmeno un caffè, brontolanto tra te e te! 
A me è capitato questa mattina!

martedì 3 aprile 2012

Quando welfare è solo una parola esotica || Diventare genitori #3

Parigi, aprile 2007
In questi giorni il nostro Comune di residenza e i limitrofi hanno pubblicato on line le domande di iscrizioni per l'asilo nido. Ci siamo dati da fare per capirle, compilarle e visitare le strutture disponibili.

Vorremmo non averne bisogno, ma ahimè! se non faccio la fine della maggior parte delle donne  italiane che, sulla base delle recenti statistiche, dopo la prima maternità escono dal mondo del lavoro, a fine settembre mi finisce la possibilità di stare con mia figlia e, recessione permettendo, rientrerò in ufficio. 

lunedì 12 marzo 2012

Amore di mamma, cuore di donna || Diventare genitori #2

Un pensiero per la festa della donna con qualche giorno di ritardo.

manifestazione 8 marzo Bologna by Sonia Squilloni
manifestazione 8 marzo 2008, a photo by SSquilloni on Flickr.
Una delle mie paure pre-gravidanza era diventare una mamma-talebana, come dice la Panz.
Una che? Una di quelle mamme incentrata unicamente sul proprio figlio, ormai private delle necessarie capacità di discernere il contesto vitale oltre la maternità. Oppure, potevo diventare l'esatto contrario, poteva non accendersi mai in me il senso di maternità...
Non posso non costatare, adesso, all'avvicinarsi dei tre mesi della nostra Maghetta, che effettivamente c'è una parte istintuale dell'essere madre che nasce in te già prima di partorire tuo figlio e che cresce, matura e si ossida alla tua pelle, alle tue ossa, in modo indissolubile, facendo di te una mamma che tu lo voglia o no.

giovedì 1 dicembre 2011

Matrimonio gay, ecco lo spot che fa impazzire l'Australia. Ma che non vedremo mai in Italia.


Copio e incollo da Fb, perchè il video è molto bello e commuovente, anche se è vero io ci ho la lacrimuccia facile in questi giorni. Su questo blog, oltre che stra parlare dei luoghi dove ci piace andare, parliamo spesso di sentimenti, di diritti e di correttezza, è il luogo adatto dunque, no?!
Queste immagini rappresentano momenti della vita quotidiana capaci di conferire gioia che tutti potremmo vivere - con persone delle stesso sesso o no - io penso sia un diritto essere felici.

martedì 8 novembre 2011

Dell'asl, delle analisi e del libretto di gravidanza...

Ho parlato più volte del "libretto tagliandi" alias libretto di gravidanza che la Regione Toscana fornisce alla future mamme. Sia chiaro, lo trovo molto utile ed è una buona cosa, ma per alcuni versi è un po' eccessivo e contribuisce a sostenere una certa idea di maternità come patologia.
Si tratta di un libretto azzurro, che l'ostetrica del consultorio di zona ti rilascia previo certificato del tuo dottore. Il primo tagliando...

domenica 1 novembre 2009

L'ultima domenica

Come nascondere l'emozione? Impossibile.

Oggi è l'ultima domenica con addio, l'ultima domenica con dipartita verso una casa che sta ancora a nord. Oggi è l'ultima domenica che ci vede salutarci con baci sulla porta e cenni della mano dalla finestra.

Sicuramente ci saranno saluti e baci, abbracci e cenni della mano, ancora.
Ma non avranno più lo stesso sapore.
Non saranno più ad intervalli regolari di 5 giorni, non scandiranno più il tempo della nostra vita e dei nostri impegni. Non saremmo più lontani durante la settimana e vicini, prigionieri della nostra distanza, nel week-end.

Tra poco inizieremo una vita nuova, insieme, spericolata, gomito a gomito.
Questa è l'ultima domenica.

mercoledì 8 luglio 2009

Iran: spenti i riflettori? La rivolta continua

Oscurate dal G8 e dalle rivolte in Cina, come prevedibile, le notizie dall'Iran sembrano scomparse dai giornali italiani e da quelli internazionali. La lotta per libertà e democrazia continua. Anche a telecamere spente.


Per commemorare il decimo anniversario della rivolta studentesca del 9 luglio e per protestare contro l'attacco al dormitorio dell'università di Teheran e l'uccisione del popolo oppresso da parte dei nemici dell'Iran in data 12 Giugno durante l'infame colpo di stato, noi, i sostenitori del Fronte degli Studenti Uniti, lanciamo un appello a tutti gli studenti, i lavoratori, i docenti, gli attivisti per il diritto delle donne e tutti i sostenitori della libertà in lotta per la la libertà e i diritti umani, a partecipare alla "Marcia Silente", giovedì 9 luglio, a partire dalle ore 20, in solidarietà con i prigionieri politici e per commemorare i martiri del 9 Luglio della rivolta studentesca e l'infame colpo di stato del 12 Giugno.

da Revolutionary road, versione italiana

martedì 7 luglio 2009

Immaginate...


Immaginate il primo ministro di un paese, di cui è anche il primo editore, che a una platea di imprenditori invita tutti i presenti ad interrompere le inserzioni pubblicitarie e quindi a boicottare e strozzare economicamente il giornale di un gruppo commercialmente concorrente e politicamente ostile.

Succede in Italia.

Domani, mercoledì, Repubblica ospiterà l'inserzione a pagamento di un gruppo di cittadini che denuncia lo stato di pericolo in cui versa la libertà d'informazione nel paese in cui viviamo.


(l'inserzione originale è qui - peccato non averlo saputo per tempo)

venerdì 3 luglio 2009

Approvato il pacchetto sicurezza

"È una legge incostituzionale, non solo contro la Costituzione italiana, ma contro ogni concezione dei diritti umani, e punisce una condizione di nascita - l'essere straniero - invece che la commissione di un reato. Dichiara reato quella condizione anagrafica. Ci si può sentire più sicuri quando si condanna a spaventarsi e nascondersi una parte così ingente e innocente di nostri coabitanti? Quando persone di nascita straniera temano a presentarsi a un ospedale, a far registrare una nascita, a frequentare un servizio sociale, o anche a rivolgersi, le vittime della tratta, ad associazioni volontarie e istituzionali (forze di polizia comprese) impegnate a offrir loro un sostegno. Quando gli stranieri temano, come avviene già, mi racconta una benemerita visitatrice di carceri, Rita Bernardini, di andare al colloquio con un famigliare detenuto, per paura di essere denunciato? Lo strappo che gli obblighi della legge e i suoi compiaciuti effetti psicologici e propagandistici provoca nella trama della vita quotidiana non farà che accrescere la clandestinità, questa sì lucrosa e criminale, di tutti i rapporti sociali delle persone straniere. È anche una legge razzista?

Adriano Sofri, Repubblica.it

giovedì 2 luglio 2009

Iran: mantenere alta l'attenzione


Se i tg stanno ormai triturando nuove notizie spazzatura, l'unica speranza di una svolta democratica e riformista in Iran è quella di mantenere alta l'attenzione.
Loro rischiano la vita, a noi il (più comodo) compito di lasciare accesi i riflettori.

Giorno dopo giorno, il blog Revolutionary road è una della voci che è sempre più importante amplificare.
Anche in francese e parzialmente in italiano
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They want democracy, they need a REVOLUTION

giovedì 29 gennaio 2009

Breve e conciso:

Mannaggia quante cose omesse!
Questo studio totalizzante mi leva le forze per fare qualsiasi cosa, ed in questa casa virtuale, sono la sola a rimettere un po' a posto fatti, avvenimenti e informazioni.




Poche cose ma precise:

••••• 4 stelle, decisamente.

Posto molto carino, familiare, rilassante.
Ci sono due salette, una occidentale, con sedie e tavoli, ed una alla giapponese, dove si sta sui ginocchi (chi riesce!!) e scalzi!
Cucina buona, diversa da quella dei soliti ristoranti, casalinga ma con tutti i crismi dell'eleganza asiatica.

Nota di colore, io non avevo capito niente. Sul sito dice "prenotazioni ore 19,30". Cosa capireste voi, si cena tutti i prenotati insieme alle 19,30. Questo avevo capito io.
Ci siamo letteralmente scapicollati per le strade intasate di traffico modello Pitti uomo 75.
Ci siamo completamente fracicati alla ricerca del luogo. Solo con il piede sulla strada di casa abbiamo trovato il cancello. Avevo segnato 69, ed era il civico 68 invece!
Convinto il mio puntuale cavaliere ad entrare ugualmente, anche se ci immaginavamo orde ululanti di giapponesi incaz. per il nostro ritardo, abbiamo appreso che eravamo i primi e siamo scoppiati a ridere e rilassati d'un botto!

••••• 4 stelle, anche a lui.
Cartoon originale, realizzato con una tecnica più simile ai vecchi fumetti tipo Pazienza che i nuovi film di animazione. I disegni avevano tempi diversi, quelli dei ricordi e quelli dei fatti quotiani. Lo spirito è quello della memoria, non solo la memoria delle vittime, dei fatti che vedono gli ebrei come perseguitati, ma anche dei fatti che li vedono colpevoli, al fianco dei falangisti cristiani che hanno attuato il massacro di Sabra e Shatila.
Un'ottima operazione, un barlume di speranza, almeno dal mondo della produzione artistica di quello spicchio di terra dilaniata dall'odio.

3) La parola ai giurati, versione teatrale di e con Alessandro Gassman
••••• 4 stelle, se non 5!
Sorprendente spettacolo di impegno civile. Lo era anche il film, vero, uno se lo poteva immaginare, ma non era questo che mi era rimasto della versione cinematografica del 1957 con Henry Fonda. Invece già a metà del primo tempo pensavo: "ma non è altro che una metafora dei nostri tempi! Dove vince la superficialità e l'arroganza sulla riflessione e l'amore per il prossimo!". Bella anche la scenografia, luci e colori prese in prestito dai quadri di Edward Hopper, che tanto piacque anche al grande Alfred Hitchcock.
A testimoniare che non era una mia interpretazione ma una precisa intenzione dell'enorme Alessandro Gassman, la presenza nel foyer del teatro di Amnesty International e Emergency, ma anche della citazione conclusiva di una vittima, madre e moglie di vittime del grande genocidio del Ruanda, che deplorava la pena
di morte.
Se arrivasse ancora nelle vostre città non perdetevelo, nonstante giri da più di un anno, è uno spettacolo da non perdere.

...ed adesso propositi per il prossimo week end:
• studio studio e ancora studio, non si sfugge, mancano 11 giorni!
• ci abbiamo anche da fissare un volo... se qualcuno se ne ricorda...
• venerdì sera in prima linea sul divano di casa, torna ER!
• sabato sera all'insegna della gastronomia locale fatta in casa, abbiamo un invito per una cena a base di lampredotto e peposo, chi non conoscesse questi piatti della tradizione toscana, dovrà rimanere del dubbio ancora per un po', poi avrà le impressioni della papille gustative di Nathan!


martedì 4 novembre 2008

Solidarietà a "Chi l'ha visto?"

La nostra solidarietà a "Chi l'ha visto?", alla redazione e alla sua conduttrice, Federica Sciarelli, in seguito all'aggressione "squadristica" e le minacce della notte scorsa, dopo la puntata dedicata agli episodi di Piazza Navona.

I nostri più vivi complimenti per il loro lavoro (e il loro coraggio), grazie per essere rimasti una voce fuori dal coro di questa "dis/informazione" serva del potere.

Sono rimasti in pochi a fare un giornalismo di inchiesta e di indagine.
Mi era capitato di seguire la puntata di "Chi l'ha visto?" dedicato all'aggressione dei vigili di Pavia ad Emmanuel.

Sosteniamo il sacrosanto diritto ad una INFORMAZIONE equilibrata, che dia notizie vere, serie ed attendibili, che faccia lavoro di inchiesta e di indagine, oltre i servilismi di potere e gli schieramenti di partito.

venerdì 31 ottobre 2008

Piazza Navona e le parole di Cossiga

Guardate questo video.

E fate attenzione al minuto 3:55
Ascoltate cosa dice il poliziotto al ragazzo con la camicia a righe.
Ascoltate quello che dice lui alla polizia.




Credete ancora che Cossiga è solo uno a cui piacciono i paradossi?

venerdì 12 settembre 2008

Pessimismo storico delle 21.30


Chissà se un giorno potremo raccontare le vicende di questi ultimi tempi con un tono romantico. Chissà quando potremo dire: si attraversava l’Italia, nonostante tutto, ogni settimana riuscivamo a incontrarci attraverso le insidie degli scioperi, i cantieri autostradali, i costanti ritardi, l’incertezza sull’orario d’arrivo.

Chissà quando potremo dire, l’abbiamo superata.
E chissà quando tutti quanti potremo dire lo stesso.

Domenica scorsa ho bivaccato tre quarti d’ora a Milano, oltre un’ora a Chivasso. Sono rientrato a casa all’una di notte, invece delle dieci e mezza. Due ore dopo il previsto. Perché l’Intercity per Milano ha avuto 40 minuti di ritardo. Se avessi preso l’Eurostar il ritardo a Milano sarebbe stato di 50 minuti.
Provate a cercare l’ufficio dei bonus ritardi (quelli oltre la mezz’ora su treni con prenotazione). A Milano è nel posto più lontano possibile dai binari. Nell’ultimissima sala dedicata alle biglietterie. E la segnaletica è quasi inesistente.

La Francese oggi ha preso l’Eurostar da Firenze delle 18,14. Partito con 20 minuti di ritardo. La coincidenza è persa. A Bologna il ritardo si è ancora accumulato. Arriverà verso le 11 e mezza, nel bel mezzo della campagna del Piemonte orientale.

E’ passata una settimana. Il servizio è sempre lo stesso. Le tariffe aumenteranno ancora.

E in questa settimana che cosa è successo?
Il ministro della difesa ha commemorato l’8 settembre rendendo onore ai soldati della repubblica di Salò.
Un ministro subrette ha ottenuto l’approvazione dal governo per un disegno di legge che prevede il carcere per le prostitute e pone le premesse per eliminare ogni possibilità di reinserimento.
L’Alitalia affonda sotto i colpi della mala-politica.

E allora, in questo venerdì sera, di fronte al costante declino economico di questo Paese (e al nostro, con quello che costa un viaggio settimanale di 450 km + ritorno) , al suo impoverimento culturale (come questo blog, visto la schifezza di post che sto scrivendo), all’imbarbarimento civile (prova a salire su un intercity super-affolatto, sporco, sgarrupato e in ritardo e anche tu regredirai), lo sgretolamento dei servizi pubblici (appunto), in che cosa possiamo ancora sperare?
Nel sole del weekend. Che almeno il bel tempo ci permetta di far sfrigolare sulla griglia del barbeque le salcicce che ho appena comprato.
Ma la meteo che dice?
:-(

mercoledì 23 aprile 2008

Il 25 aprile a Sant'Anna di Stazzema

Venerdì saremo a Sant'Anna.
Sarà un giorno di festa.
Non un giorno qualunque.
Sarà dedicato al ricordo.
Alla riflessione.

Venerdì dedicheremo i nostri pensieri a ciò che è stato.
Alla memoria condivisa di questo Paese.
Perché i morti sono tutti uguali.
I morti sono patrimonio comune.

Altra cosa sono le parti, le posizioni e le scelte.

C'è chi ha scelto, o si è trovato, dalla parte giusta.
La parte che ancora oggi vive e illumina gli orizzonti ideali della Repubblica.

E c'è chi, tragicamente, ha combattuto in nome
della sopraffazione,
del razzismo,
dei sogni di conquista,
della follia genocida,
della tirannide,
della violenza assoluta.

Ancora Resistenza, a Sant'Anna di Stazzema,
e ovunque,
il 25 aprile
e ogni giorno della nostra vita.

Per le vittime di allora, per quelle di sempre.



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