Metti una mattina in centro (ieri) a Firenze, tra servizi bancari e uffici pubblici ti passa la voglia di spendere! A voi non capita!?
Rumini del disservizio, dell'attesa delle mancate spiegazioni e torni a casa senza aver preso nemmeno un caffè, brontolanto tra te e te!
In questi ultimi mesi ho avuto la fortuna di portare avanti un progetto di formazione finanziata tramite il Centro per l'impiego della Provincia di Firenze (che attinge al Fondo Sociale Europeo). Il progetto si chiama CARTA ILA e si concludeva a giugno, mi spiace, ve ne potevo parlare prima in effetti! Venendo da un percorso di cassa integrazione prima e disoccupazione poi ho potuto parteciparvi ed ho scelto di presentare un progetto per approfondire l'argomento YOGA, dato che da circa un anno è diventano il mio mestiere. Ho messo dentro ben tre corsi, due incentrati sul legame donne&yoga, visto che per lo più è il gentil sesso che pratica questa disciplina, ed uno sui bambini che non vedo l'ora di fare! Bene veniamo al dunque. Il progetto mi è stato accettato, la Provincia lo ha approvato e deliberato che mi venissero dati questi soldi, 2.500 euro, wow! mica pochi! finalizzati alla formazione. Bene, il nocciolo della questione è come te li da. Troppo grassa pensare ad un bonifico in unica soluzione, nononono! Entra di mezzo una banca scelta tramite gara, Unicredit, tanto se non è zuppa è pan bagnano, i grossi gruppi hanno il monopolio. Bene. Emettono a mio nome una carta e nessuno mi chiama. Mi arriva a casa i codici per l'home banking. Bene. Chiamo il Centro per l'impiego e la signora mi dice che se ho i codici forse ho già anche la carta. Chiamo in Banca, non lo sanno, c'è da andare di persona. Bene. Trovo il giorno che sono in comodo e vado. Pieno centro. La scelta è auto e 5 euro di parcheggio, mezzi pubblici e 2,4 euro di biglietto, motorino e la benzina che se ne spende. Vado per l'ultima, non fosse per la comodità di gestirmi il tempo il libertà. E mentre viaggio fantastico: faccio veloce, prendo la carta con i primi 500 euro e poi passo il libreria - slurp! - compro i libri per il secondo corso - rislurp!- poi faccio colazione ecc ecc. Niente di tutto questo. Tutto inizia cercando di spostare i motorini in fila, in prossimità della banca, per vedere di fare entrare anche il mio, che per miracolo non li faccio cadere tutti modello bigdomonorelli, ricordate? poi entro e ci schiaccio la bellezza di un'ora e mezzo, per ritirare una carta di credito con iban che mi costerà 3 euro ogni mese se non ci verso almeno 500 euro al mese. Quindi prima ancora di riscuotere e essere rimborsata (si perché ho già anticipato oltre 1000 euro per fermare questi corsi!) ho già fatto debito. Poi vengo a sapere che anche se ci verso 500 euro comunque spenderei 1 euro al mese.
Senza prendere nemmeno un caffè riparto per il Centro dell'Impiego. Gli lascio i documenti dell'ultimo corso e sollecito il rimborso. Non vi dico quando gli ho dato le ricevute che non erano state compilate tutte, mancava l'imponibile e la cifra dell'aliquota. Apriti cielo spalancati terra! Gesù! Con un tocco di diplomazia che non so nemmeno dove l'ho scovata son riuscita a farle prendere le ricevute e a procedere con la richiesta della seconda ricarica di 500 euro. Visto che la prima richiesta il 24 aprile ancora non è arrivata, portiamoci avanti!
Ecco, giratina in centro in una bella giornata di sole e non mi sono goduta niente! Giusto la colazione qui, oramai a mezzogiorno avanzato. In una parola, sopravvalutato.
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