Vista Bari, vista Trani e Castel del Monte, ci avanzava una mezza giornata da dedicare al rientro sul Gargano, e visto che a girare ci avevamo preso la mano, dopo una veloce sosta a Altamura per un pranzo delizioso eccoci in direzione della città dei sassi: Matera.
Siamo entrati nel presepe della città con il piede frettoloso e ci siamo accorti che qui non era possibile andare di corsa. Qui il tempo ha un'altra misura, e richiede calma e pazienza. Matera è una città contemplativa, e la puoi gustare solo se ti sintonizzi su questa lunghezza d'onda.
Noi-purtroppo, in questa occasione, il tempo non lo avevamo, ma chissà in futuro sarebbe una meta da approfondire.
...e non eravamo nemmeno nelle condizioni migliori per visitarla, questa città adagiata e scavata nella roccia. Siamo arrivati nel primo pomeriggio di una calda giornata di luglio e il sole ci cadeva proprio a picco sulla testa, la nostra, ma soprattutto quella della Maghetta, che soicamente ha dormito nel suo passeggino nonostante il caldo e il sali e scendi dei gradini. Perché chiaramente, Matera, non è una città a misura di passeggino, questo è chiaro.
Siamo scesi dal punto informazioni sulla via lucana a sud, dove l'incontro con l'addetto ci ha detto una frase che si è ripetuta spesso sulle nostre labbra: "ai sassi, teoricamente, non si entra con la macchiana". Presupponeva che noi, che avevamo già lasciato la macchina in un posteggio pubblico, scansando parcheggiatori butta dentro garage a pago, volessimo entrare con l'auto nella Città dichiarata patrimonio dell'Unesco. La cosa non ci è piaciuta. Non che ci fossimo offesi, quanto perché in effetti nei Sassi c'era un via vai di macchine affatto piacevole. Senza controlli capivamo bene quel teoricamente, con dispiacere.
Comunque nonostante non fossimo nella situazione migliore per fare i turisti a Matera abbiamo assaporato la sua magia, di città immobile e immutabile. Dove crescono come funghi b&b e hotel con spa, ma il fascino della terra, della pietra rimane indelebile nel tempo.
Uno shopping piacevole lo abbiamo fatto al Il Bottegaccio.
Anche la Maghetta, una volta finito il pisolino sotto il sole, ha voluto arrampicare per i vicoli, sotto il suo sombrero improvvisato. Sì, si può andare a Matera anche con i bambini, ma meglio se camminano autonomamente senza problemi o meglio ancora se sono talmente piccoli da essere pesi piuma per i loro genitori! ;-)
Una nota mangereccia, ci siamo riportati a casa la cena presa presso La Latteria, un locale carino, un po' fuori dai Sassi, ma proprio lì a due passi, consigliato dalla nostra Lonely che sulle cibarie questa volta nella edizione Puglia e Basilicata ci ha proprio dato bene. Il proprietario è simpatico e di buona conversazione, ha anche uno spazio accogliente per le degustazioni.
Nessun commento:
Posta un commento