Lo avevo già adocchiato all'andata. Mi era piaciuto subito. Ma il momento non era dei migliori.
Per due forsennati del tour di città come noi, mica è semplice capire quand'è il momento della sosta.
Ne avevamo già discusso e me ne ero uscita con una filippica da maestrina: "Non devi mangiare quando hai fame o bere quando hai sete, dobbiamo ottimizzare le soste, quando vedi qualcosa che ti piace ci fermiamo, è impossibile pensare di vagare liberi e poi di trovare nel momento giusto l'articolo giusto. Quando mangio io devi mangiare anche te!!"
Potete immaginare?
Fortuna che Nathan ci era passato sopra senza troppo interesse.
Fortuna che Nathan ci era passato sopra senza troppo interesse.
Eravamo al nostro ultimo giorno, venerdì, c'era giusto un po' di tensione tra noi, e abbiamo avuto modo di liberarla all'interno di questo ambiente caldo e rilassante. Il nostro vicino di tavolo - probabilmente italiano, mi sembrava avesse in mano un volume di Repubblica - ci avrà maledetto.
Comunque, fedele ai miei principi, io ho ottimizzato la sosta e mi sono fatta un buon tè Darjeeling e una bella fetta di Chocolate Cake per rimettermi di buon umore. Avevano anche piattoni di insalate ed altre cose "attraenti". Si ordina al banco e ti portano al tavolo.
Consiglio il locale, anche se un po' trascurato nell'aspetto rispetto alle potenzialità. Potrebbe essere una buona sosta mentre ritornate a piedi da Brick Lane verso la Liverpool Street Station oppure dopo un giro al mercato Spitalfieds. Leggevo che anche Boy George ha un banco in questo mercato ... ma noi, non abbiamo feeling con le rock star, dato il grande evento che ci siamo persi proprio quel venerdì.
8 commenti:
"Non devi mangiare quando hai fame o bere quando hai sete, dobbiamo ottimizzare le soste, quando vedi qualcosa che ti piace ci fermiamo, è impossibile pensare di vagare liberi e poi di trovare nel momento giusto l'articolo giusto. Quando mangio io devi mangiare anche te!!"
Nathan!... santo subito!
hai tutta la mia solidarietà :D
ma quando diceva queste cose, la Francese vibrava nell'aria anche il suo scudiscio da passeggio, mentre tu, povero Nathan, ti riflettevi, umilmente, nel brillio dei suoi stivali in pelle nero lucido da kapò nazista?
eheheh
non so perchè, ma mi sto sganasciando dalle risate, scusatemi :D :D :D
ma se sono il massimo della comprensione! anzi sono troppo buona! Eravamo nel piano terra di Harrods, il paradiso della gastronomia globale e lui non sapeva cosa mangiare?!
OMINI!!
e pensa Roux, a quel punto la mia lucidità era talmente obnubilità da 6 giorni di tappe forzate che mi sembrava, davvero in quel momento ero convinto, che lei avesse ragione!
ero come prigioniero della sua volontà di bruciare mete, raggiungere luoghi, consumare l'asfalto di Londra, vittima di una annichilente sindrome di Stoccolma che mi ha portato ad assaggiare tutte le qualità di tè che la terra offre e a soffrire di crampi ai polpacci per giorni ;-)
ops, leggi "obnubilata", non so che mi è uscito lì sopra, pardon (ancora postumi del viaggio, credo)
non credo ai miei occhi, ma sentili che si spalleggiano!
uno su tutti, hai preso tanti cappuccini da farmi stare sulla tazza del cesso per giorni ^_^
ammettiamolo, ci siamo un po' stancati in effetti
ci potremo fare una mini vacanza riposante?
mi state facendo ricordare la rivolta mia e di un mio amico, contro le nostre future consorti, in un viaggio drammaticissimo a Vienna. Erano come due invasate con le guide tra le mani e con un programma dettagliatissimo di tappe forzate per non perdersi neanche una briciola della capitale austriaca.
Al quinto giorno io e il mio amico siamo crollati: io colpito da una sciatalgia violenta e lui da crampi bestiali e loro?... nulla, sadiche, neanche un briciolo di pietà negli occhi.
Al che, raccogliendo l'ultimo briciolo di dignità maschile, ci siam guardati e all'unisono le abbiamo fanculizzate, ehehe, rintanandoci nelle nostre stanze d'albergo per regalarci un lungo e ritemprante riposino pomeridiano :D
è noto che le donne hanno più energie degli uomini...
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