Di questo parla il blogstorming di questo mese: c'è un modo preciso per essere genitori? Io ci penso spesso: mia figlia sarà felice? È così che si fa il genitore?
Non seguo schemi precisi, ho letto mi son documenta come ho potuto, ma non sono in grado di essere diversa da quella che sono e faccio il possibile per esserle un buon esempio di vita.
Dal terzo mese che la Maghetta era arrivata tra noi ho capito una cosa, non potevo pianificare come facevo prima, considerando solo le mie esigenze e prevedendo le sue. Le sue esigenze non si prevedono mai abbastanza, si gestiscono sul momento.
Penso che ci voglia molta elasticità mentale per fare il genitore, tale da coniugare quello che accade lì per lì con quello che vorresti fare. Le programmazioni a lunga scadenza, come dicevo anche in un post precedente, sono sempre da rivedere causa forze maggiori.
Elasticità mentale anche nello scegliere come comportarsi per far crescere in modo sano la prole. Nel senso, che si deve essere sempre presenti, non solo fisicamente per quello che è possibile, ma con il cervello acceso. Non puoi darle in mano la prima cosa che capita solo perché con quella si distrae e ti lascia un attimo a finire quello che stai facendo. Non la puoi piazzare davanti alla tv indiscriminatamente. Ogni cosa che fai, ogni oggetto che le lasci in mano, avrà un seguito, un segno, un valore, è importante pensarci bene. Ogni cosa che le dici, nel modo in cui lo dici, per lei ha un valore in questi primi anni di profonda crescita.
Penso che sia importante essere un valido esempio, a partire dallo stile di vita.
Un alimentazione sana, l'esercizio fisico, il rapporto con gli altri, l' igiene personale, il rispetto per l'ambiente e gli animali, si apprendo in modo assai più piacevole e naturale, da piccoli, per semplice imitazione che da grandi per imposizione. È questo anche il bello di essere genitori, ridisegnare la propria vita sulla base di quello che fa bene a tutta la famiglia.
Questo post partecipa al blogstorming
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