Per riprendere un po' il filo del discorso e tornare a scrivere su questo luogo virtuale - che in passato è stato assai vitale e con il tempo ha lasciato il posto ad energie spese in luoghi più concreti - voglio cercare di vedere con occhi nuovi e positivi quest'anno passato a casa da lavoro.
Infatti l'8 ottobre scorso iniziava il mio congedo maternità.
Ritrovarmi a casa a gestire i ritmi dettati solo dalla mia ingombrante pancia non è stato semplice, abituata com'ero a frullare a destra e a sinistra!
Non è stato semplice nemmeno accettare la sorpresa che tutt'ora mi tiene a casa, a un anno di distanza.
Infatti l'8 ottobre scorso iniziava il mio congedo maternità.
Ritrovarmi a casa a gestire i ritmi dettati solo dalla mia ingombrante pancia non è stato semplice, abituata com'ero a frullare a destra e a sinistra!
Non è stato semplice nemmeno accettare la sorpresa che tutt'ora mi tiene a casa, a un anno di distanza.
Appena due giorni dopo che avevo lasciato ufficio e colleghi convinta di rivederli circa 8 mesi dopo, è arrivata la notizia che non sarebbe stato così, eravamo in esubero, me compresa.
Una donna passa una vita ad aspettare, anche inconsciamente, il momento giusto per fare figli, costruendosi una autonomia e una capacità di poterli mantenere e quando pensa di esserci arrivati, ecco che arriva una congiuntura internazionale di crisi mondiale che ti estromette dal mondo del lavoro.
C'è voluto un po' di tempo per razionalizzare che non era un problema personale, ma che tutto dipendeva da altri e non da me... poi per fortuna è arrivata la Maghetta e il tempo è volato via veloce, prima a cercare di capire i suoi bisogni, poi a cercare di conciliare le nostre reciproche esigenze... e poi ancora da capo, perché tutto è in continuo mutamento, i mesi passano, i suoi bisogni cambiano e di nuovo è necessario cercare di interpretarli, inserirli nelle familiare.
E quindi, alla seconda brutta notizia, il mancato reinserimento a lavoro, non mi sono stupita più di tanto... anche se l'amaro in bocca rimane. È saltata tutta l'organizzazione imbastita, compreso il congedo parentale del Super Babbone, l'asilo ecc. e soprattutto si è fatta ancora più pressante l'esigenza di una razionalizzazione della spesa e dei consumi visto che presto mancherà una fonte di reddito.
Quel che è certo è che le cose da fare non mancano mai! ... e a volte mi domando come avrei potuto fare senza rimanerci secca, e come faranno tante mamme nella mia situazione! vero è che io - di persona personalmente - ci metto sempre nel mio a sommare le cose da fare! ^_^ ...e la Maghetta ha preso dalla sottoscritta!
Continua la nostra attività di ricerca di mercatini per comprare verdure buone e biologiche, non ultimo quello del Gas di Colonnata di domenica scorsa, dove abbiamo saccheggiato lo stand di frutta della Val di Chiana coltivata con metodo integrato. Continuiamo a frequentare i nostri amici di Campagna Amica di Sesto Fiorentino e gli altri mercati rionali. Con parsimonia e assolutamente solo dopo aver rimesso a posto il guardaroba che abbiamo in prestito, siamo andate a fare shopping del necessario in quella rosa di negozi che abbiamo definito in questi mesi... non tutti economici devo dire, ma un piccolo stravizio ogni tanto serve per rendere meno severa l'austerità.
Inoltre la Maghetta ha imparato a stare molto più volentieri con i nonni, che come ben sappiamo sono il welfare all'italiana!
È passato ed è ancora con noi La voce del muto che ci ha visto tutti e tre felicemente impegnati ad incontrare lettori e ricevere complimenti, ognuno per il proprio apporto, e poi il mare, che purtroppo è solo un ricordo lontano, quella vita da spiaggia a ritmo di bambino, è solo un'immagine nebbiosa in queste prime giornate dell'eterno autunno della nostra Piana.
Ma non abbiamo intenzione di farci scoraggiare dal tempo, e nemmeno dalla crisi internazionale. Siamo insieme ed è questo che conta, se le cose non si aggiustano, le metteremo in fila noi.
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