Quanto valgono i dati personali di una famiglia che aspetta un figlio?
Io non me lo sono mai chiesta.
Certo, che i miei dati personali valgono, lo so da quando esiste la banda larga e i servizi gratis su internet. Tu cedi i tuoi dati, e loro ti danno la posta, ti fanno tenere i documenti on line, ecc. ecc. Lo sai che funziona così, accetti e poi lo fanno tutti! Cosa avrai mai da nascondere tu di più rispetto agli altri. Poi arrivano i social network e se non ci sei e non ci racconti sopra i fatti tuoi sei uno sfigato.
Non a caso sto scrivendo su un blog, quindi sarò più o meno consapevole di cosa significa far parte della rete e decidere, più o meno velatamente, di mettere i fatti tuoi su internette!
Ma ci sono cose che accadono dal vivo e che si ripercuotono nella tua vita, soprattutto in momenti particolari, come quello dell'arrivo di un pargolo, una persona nuova di zecca, che prima entra nei meccanismi nel consumo e meglio sembra essere per tutti, per i genitori, che saranno mira di suggerimenti per gli acquisti e non si lasceranno sfuggire niente, ma anche del bebè al quale non mancherà il superfluo né tanto si troverà sprovveduto da futuro adulto in questo gran meccanismo degli acquisti.
Così accadde che il primo giorno del corso preparto alla asl di zona, l'ostetrica, tanto cara e gentile, ci prospetta la possibilità di ricevere gratis a casa tre numeri di una rivista. Basta compilare il modulo. Questo almeno credo, dato che come sempre accade, arrivai tardi e mi ritrovai solo il modulo per le mani, senza la spiegazione. E un po' perché non ci ho riflettuto, un po' perché lo facevan tutti, ho messo nero su bianco su quelle cartoline prestampate i miei dati, compresa la prevista data di nascita della mia prole e il suo sesso...
Poi non è accaduto niente, almeno fino al mese di nascita della Maghetta.
Prima sono arrivati i numeri delle riviste, e poi le telefonate garbate di intervistatori di call center o di redazioni al limite della mobilità. Ti scopri fonte di interesse da parte di un mercato che non conoscevi, quello degli articoli per bambini. L'unico che sembra reggere alla crisi!
È bene conoscerti presto, per poterti fare le offerte giusto al momento giusto. E tu, in preda agli ormoni, ai dubbi da primo figlio, quasi gli sei grata, perché altrimenti non sai dove metterti le mani.
Non è certo finita qui, tutto continua ogni volta che metti piedi in un negozio specializzato, parte subito la fidelizzazione, la frase giusta dalla commessa sorridente è "Signora? È la prima volta da noi? Ha la tessera? Fa i punti..." e ancora altri dati, compila, compila compila...
Ti arriva a casa una cartolina, visto che sono iniziate le belle giornate e in casa non ti ci si trova più, la pargola nel marsupio e via per mercatini! Questa cartolina dice "pacco voluminoso". La cartolina arriva e partono i tuoi pensieri, parenti lontani che ti inviano doni, amici dimenticati che si ricordano di te da paesi esotici. La fantasia si sbizzarrisce come le nuvole in cielo di un maggio piovoso. Fai la tua fila alla posta e quando ti trovi davanti il pacco pubblicitario in versione postabile, tutto ti appare più chiaro, ad ogni gadget che contiene, dal pannolino, alla crema per il sederino, alla carta pay tv, alla rivista. Tutto vuole di fare di te una mamma che compra, acquista e smaltisce in discarica.
Come ho già detto altre volte, dato che abbocco molto facilmente a questi suggerimenti, cerco in ogni modo di contrastarli, di gestirli almeno. I nostri propositi di decrescita felice vanno in questa direzione e li ritengo degli ottimi anticorpi verso questa "malattia" del consumo.
Tutto questo meccanismo, e anche la possibilità di contrastarlo, è magistralmente spiegato su di un recente articolo su internazionale La forza delle abitudini, riportato interamente qui.
Tutto è chiaro, sei in un momento fertile, non solo per mettere al mondo
una vita, ma anche per cambiare le abitudini di acquisto. Un consiglio? Leggetelo prima dell'arrivo della prole, dopo non riuscirete come me ad andare oltre le prime pagine, e quando lo recupererete dovrete finirlo on line, dato la deperibilità della carta sotto le manine e soprattutto la bocca della vostra piccola Maghetta!
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