Se il sole vi assiste - o almeno non piove - può essere un ottimo diversivo - quello di lasciare la città per una gita fuori porta. Difficile sarà capire dove andare perché di posti belli, ahimè ce ne sono un sacco da vedere nei dintorni di questa altrettanto bella Città Immobile!
Potete scegliere di andare a nord, a visitare la valle della Sieve, il Mugello e l'alto Mugello, assai indicato in autunno perché è terra di marroni e di feste in piazza dove la gastronomia fa da padrone. Qualcosa si racconta in questo post di tanti anni fa...
Oppure potete scegliere di andare nel Chianti, come facemmo in quest'occasione...
Ma noi abbiamo scelto per un giro tra il classico e l'alternativo: San Gimignano, Colle Val D'Elsa e Volterra, con tanto di sosta intermedia per il pranzo già prenotata all'Officina della Cucina Popolare!
Iniziamo con il settare il navigatore, conoscere più o meno la direzione, come era nel mio caso, non puo' essere sufficiente ad evitare brutte figure!
San Gimignano si vede anche molto bene da lontano, esci dalla Firenze Siena e in poco tempo ti vedi in lontananza questa collina turrita che aspetta te, e tantissimi altri turisti in una domenica soleggiata! Da tenere conto, non tanto il tempo che occorre per arrivare a San Gimignano, quanto quello per trovare parcheggio! Nonostante la città sia ben fornita, come in una nuova forma di mura urbane di parcheggi a corollario delle porte cittadine, non è semplice trovare immediatamente dove collocare il potente ma ingombrante mezzo dell'auto. San Gimignano è un classico dell'architettura medievale italiana, la città-torre per eccellenza. Può essere divertente perdere qualche minuto a leggere la stratigrafia delle facciate degli edifici che si affacciano sulla bella piazza del Duomo o della Cisterna. E se avete la fortuna di una splendida giornata di sole come abbiamo avuto noi, anche un bell'aperitivo a base dell'autoctona vernaccia! Sulle bellezze della città rimando all'Apt che si trova proprio in piazza del Duomo, chiedete, non vi limitate a prendere solo la mappetta, perchè è solo un ausilio alla raccolta pubblicitaria ^_^
Ma veniamo alle note ludiche, il pranzo! Io era da un po' che puntavo questo posto: L'Officina della Cucina Popolare a Colle di Val D'Elsa. Non è vicinissimo, ma nemmeno lontano, e l'esperienza vale sicuramente la pena! Vi fate - sempre se il sole lo rende tale - un bel percorso in macchina tra le colline di una mezz'oretta circa, appena arrivate al Borgo, potete parcheggiare e scendere a piedi per la strada centrale. Colle è un paese sviluppato sul crinale del colle, sta tutto lì impiccato su quella collina. Un po' come Pitigliano, ma un po' più dimesso. È famoso per i suoi cristalli e dopo pranzo vi consiglio due passi. Ma torniamo alle nostre papille gustative! Io mi sono fatta una bella cipolla di Certaldo (altro Borgo da non perdersi se avete tempo) ripiena di formaggio e delle buone crespelle alla fiorentina. Abbiamo anche assaggiato il "muffone" il gorgonzola di capra! Slurp! E il dolce non poteva mancare: mousse di cioccolato amaro con pera al chianti, non vi dice l'abbinamento? non potete immaginare! Delizioso, come tutto l'ambiente dell'Officina! ...e cosa non da poco, prezzi nella norma.
Ancora non sazi di mete fuori porta, abbiamo trascinato i nostri ospiti e la mia panza animata ancora un po' a giro per la campagna toscana. Le mete proposte erano sia Certaldo, che abbiamo rammentato prima per la cipolla dolce al pari delle più famose di Tropea, ma poi alla fine a vinto un classico, più lontano, ma stupenda nella sua particolare posizione: Volterra. Purtroppo non abbiamo fatto a tempo a godere di quella che la vista straordinaria sulle colline meridionali oltre le quali nei giorni limpidi si vede anche il mare. Noi ci eravamo già stati, agli albori del nostro aMMMore! Ne parlammo qui! Diciamo che in questa circostanza ci siamo goduti più che mai l'atmosfera autunnale, delle fiere gastronomiche e degli assaggi. Infatti era in corso in città una rassegna di degustazione che ci ha portato ad infilarsi in più di uno dei punti sosta allestiti in androni dei palazzi nobiliari che costellano la città. ...ed è così che il sole è andato via e non siamo riusciti a fargli vedere altro che la piazza centrale della città ormai a cielo oscurato, il duomo era chiuso e il paesaggio nero come la pece. Però abbiamo gustato un tartufo bianco delle colline lì attorno. Non si può avere tutto dalla vita, no? Almeno non tutto insieme. E poi qualcosa per questo disastroso 2012 fatto di ristrettezze economiche lo dovremo lasciare? Guardare il paesaggio non avrà mica un costo!
Nessun commento:
Posta un commento