Abbiamo rimandato fino ad ottobre ogni pensiero su attrezzature ed accessori per la nostra futura pargola.
Vuoi perché, come dicevo nel post precedente, le cose da fare erano tantissime (lavoro-laurea-lavoro-laurea-lavoro ecc), vuoi perché un pizzico di scaramanzia non ci sta mai male...
Passato quel benedetto e faticoso 23 settembre con cui ho siglato la chiusura della mia carriera universitaria - che forse mi ripeto?! (^_^) - ci siamo messi a pensare a come e cosa fosse necessario provvedere per il nostro fiorellino. E ci siamo promessi di farlo in termini di decrescita!
Mi hanno parlato di questa pubblicazione, Bebè a costo zero di Giorgia Costa al corso preparto. E, avevamo già cercato informazioni da amici-neo-genitori su cosa sia effettivamente utile e cosa no per la piccola, questo libretto mi è sembrata immediatamente una cosa utile, una guida da reperire! ...e lì sono caduta nella prima trappola: compriamolo!
È no! Mi riprende il-mio-ascetico-compagno-di-vita! Se lo compri, che costo zero è!
Bene, ha ragione (come sempre!).
Quindi andiamo in biblioteca e lo prendiamo in prestito nel lettore e-book, evviva le tennologia del sistema bibliotecario toscano!
Il libro mette in luce, come ci aveva anticipato la pediatra al corso preparto, che ci sono tanti ammennicoli superflui che nei negozi ti vendono come indispensabili.
Visto la crisi economica che imperversa, il lavoro che si fa sempre più precario, la nostra tendenza è stata quella di raccogliere il più possibile le attrezzature per il bebé, abiti & co., da amici che hanno figli piccoli e che con generosità la mettono a disposizione.
I bambini crescono talmente rapidamente che spesso non si riesce nemmeno a mettergli tutti i vestitini che gli vengono comprati, da genitori, ma anche dai nonni e dai parenti tutti.
È vero che soprattutto per un primo nipote si tende a riempirlo di regali... così almeno si dice, perché per il momento noi non abbiamo visto, né udito, intenti alcuni ^_^.
Ma nonostante questo la nostra bimba ha già il guardaroba più fornito del suo babbo-asceta!
Grazie Mao! Grazie B!
Per quanto riguarda le attrezzature ci indirizzeremo verso il necessario/indispensabile, ovvero l'ovetto per trasportarla in macchina, la carrozzina per il passeggio, oltre che la culla e poi il lettino. Qualcosa abbiamo già recuperato, altro ci è stato reso disponibile.
Per chi non avesse la fortuna di avere amici con figli poco più grandi, sono sempre più frequenti negozi in cui questi accessori vengono venduti usati. ...e non pensate, "si ma chissà chi li ha adoperati e in che condizioni sono", perché come dicevamo, un bambino cresce rapidamente, e ci vuole proprio un uso sconsiderato per sciupare o deformare questo tipo di oggetti. Io ancora non ci sono mai stata, ma un giro ce lo farei volentieri. Per ora ho trovato questi nella zona fiorentina, se ne avete altri, segnalate pure: babybazar - Bazar dei Piccoli in via Pio Fedi 35 (sito non funzionante) - Cose di altri bambini a Prato e Firenze -
www.dabimboabimbo-mercatino.com - ecobimbo. Tutti ancora da vedere.
Altra cosa su cui spesso si investe in modo un po' eccessivo, in preda alle nuove esigenze e al tormentone pubblicitario è l'abbigliamento per la neo mamma.
Non avrei mai pensato che il pensiero "Cosa mi metto oggi?" fosse uno dei tormentoni della gravidanza ed invece è proprio così! Per lo meno è così dopo il quarto, quinto mese. Infatti fino ad allora, cambia poco e niente nel modo di vestire, almeno nel mio, che non sono una abituè del tacco dodici. Dopo il quinto mese, ecco, un po', c'è da fare per trovare la cosa giusta da mettersi.
Fare acquisti al mercato puo' essere di aiuto. Io ho rifiutato fino a poco tempo fa di entrare nei negozi premaman, pensando "ma cosa vado a spende per degli abiti che non mi metterò più!?" Ho preferito portare abiti un po' più ampi, comodi, con elastici e culis in vita. Con questo genere di vestiti accade però, che fino a che la panza non si vede proprio tanto, ma tanto tanto, sembri solo grassa! Sì. Inutile negarlo, ti fanno goffa e cicciona.
Gli abiti premaman appositamente fatti invece, hanno l'accortezza di sottolineare anche la panza più ridotta e non farti sembra una balena. In più, quando fatti bene, li puoi portare, con accorgimenti su elastici e bottoni, anche per i mesi successivi.
Quindi a conti fatti, se dovessi dare qualche consiglio in tema di abbigliamento ad una futura mamma, consiglierei sempre di procacciarsi abiti premaman da amiche-mamme se possibile, o frugare un po' nei negozi per l'usato di abbigliamento specializzato, oppure scegliere qualche capo tattico nei negozi ad hoc, così da gratificarsi anche un po' e sapere cosa mettersi in occasioni anche particolari, perché mica si puo' andare sempre in giro in tuta da ginnastica! Dopo di che, tutto il resto, si trova bene al mercato con un po' di fantasia! Non immaginate quanta solidarietà troverete dai gestori dei banchi, cercando la misura che meglio ti puo' stare. Ieri ho portato a casa con soddisfazione un bel cappotino corto in lana cotta che si ferma con una spilla, che potrò portare bene anche l'inverno prossimo a panza sgonfiata!
Altro capito è l'intimo premaman. Il primo capo indispensabile già da subito sarà il reggiseno! Io mi sono trovata bene, e poi ho trovato conferma nei consigli dell'ostetrica al corso preparto, con quelli sportivi. Certo con uno scollo vistoso non sono adatti, ma per tutti i giorni io li ho trovati molto utili. Sono spesso in cotone e antiallergici, evitano pruriti ed irritazioni purtroppo frequenti per pizzi e merletti, non sono costosi e si adattano bene (così dicono, su questo non ho ancora potuto verificare) anche per l'allattamento.
Un altro aspetto dispendioso della gravidanza sono le visite specialistiche, analisi e farmaci. Su questo la nostra operazione di decrescita non è stata tanto efficace. Avremo potuto servirci esclusivamente del sistema sanitario pubblico, ma abbiamo preferito continuare a farci seguire dal mio ginecologo, poi soprannominato "il-capo-dei-mammiferi" ma questo potrebbe essere un racconto a parte. Per quanto riguarda accertamenti medici invece, la Regione Toscana propone alla donna incinta un libretto di gravidanza - una sorta di libretto a tagliandi come quello delle auto (^_^) - dove circa ogni due, tre settimana, propone degli esami da fare per accertamento, dal prelievo del sangue, all'esame delle urine alle tre ecografie di routine, tutti gratuiti presso le strutture dell'asl. Se fortunatamente non siete state delle assidue del sistema sanitario pubblico, quello a cui andrete incontro sarà un po' sconcertante sul momento: file lunghissime già dalle sette la mattina per le analisi del sangue, nessun diritto di precedenza per le donne incinta, (la sostanza degli utenti siete voi panzone e anziani! È una lotta impari!), orari per il ritiro degli analisi o dei corsi preparto che non tengono conto degli orari di lavoro, ecc). Poi ci si fa l'abitudine, come a tutto, purtroppo...
Questi al momento gli argomenti che abbiamo incontrato sul tema del bebè a costo zero, il prossimo che cercheremo di approfondire è l'universo dei pannolini, usa e getta, riciclabili ecc. È un mondo nuovo in cui a brevissimo ci dovremo tuffare, sapremo poi dirvi la nostra...
Ps. Tutti questi propositi poi vanno letteralmente a farsi friggere se fissate con vostra madre per gli acquisti indispensabili che comporranno la vostra valigia per l'ospedale. Inutile sostenere che il pigiama ce lo avete! Lei lo sa benissimo che non lo portate e che probabilmente si comporrà dei pantaloni di uno e della camicia di un altro... inutile dire che partorirete con una ampia maglietta del vostro compagno che non vi farete problema a buttare subito dopo! Lei inorridita tirerà fuori la carta di credito e non lascerà spazio ad ogni piccolo margine di decrescita...
5 commenti:
tenere a bada la nonna, sarà la parte più difficile. ci scommetto.
Io ho appena finito di fare un cuscino dell'allattamento per un'amica ad un costo RIDICOLO - ed ho anche scelto il tessutino che piaceva a me e non uno scampolo. Bene: oggi l'ho visto in una vetrina alla modica cifra di euro 77 modello base, euro 99 modello super (?).
Non si può! Ho deciso che nella vita mi metto a cucire cuscini per l'allattamento!
Un bacetto a Margherita e anche ai genitori in decrescita-mood :)
ma vogliamo vedere le tue nuove creazioni!! ^_^
io pensavo di adoperare il cuscino cilindrico che comprai in Francia anni fa, un po' ingombrante, ma potrebbe funzionare... ^_^
Domani rispediscono Elena e il nuovo Matteo a casa e, dopo averlo consegnato, avrete le prove dell'esistenza del cuscinone :)
Mi sembra un'ottima idea la tua, poi se non funziona ne faccio uno velocemente e ve lo si manda giù no?!?
Aggiudicato! ^_^
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