Eccoci di ritorno dal nostro breve ma intenso week end di fine ed inizio anno. Sull'altro lato dello stivale a godere della compagnia di amici piacevoli e a mangiar bene, come solo in Italia si riesce a fare.
La prima meta tanto ambita è stata Urbino. È uno dei luoghi più ambiti da Nathi negli ultimi 3 anni. Ci aveva provato nella nostra prima settimana da stanziali nel lontano 2007, ma essendo partito nel pomeriggio, arrivò solo fino a Città di Castello. In un secondo momento e in occasione di una mostra avevamo programmato una partenza poi revocata... si vede che l'occasione doveva essere proprio questo trascorso capodanno.
Avevamo programmato la sosta a Monterchi, per vedere la Madonna del Parto di Piero della Francesca, ma la rottura della diga di Montedoglio, ci hanno fatto prudentemente optare per il passaggio da Bologna evitando il passaggio in zone che potevano presentare criticità di circolazione. E questa rimane dunque una meta papabile...
Arrivati ad Urbino, complice la Iaia che era con noi - e il gorgoglio dello stomaco - ce l'ho fatta senza troppe storie a convincere Nathan per il solito caffè di rito che prendo quando arrivo in un posto nuovo ^_^. Un po' come i bambini che vogliono vedere subito il bagno... Piacevole scoperta la cortesia e simpatia del barista del Mama's, bar che si affaccia sulla piazza ai piedi della città! Tant'è che ci rivedrà in seguito.
Arranchiamo verso la città alta, affollata di turisti, e ci dirigiamo velocemente al Palazzo Ducale per visitare la Galleria Nazionale delle Marche e dell'Umbria. Due le opere che ci interessano particolarmente: la Flagellazione, di Piero, e la Città ideale del Laurana, ma bellissimo tutto il resto della collezione ed in particolare la sede espositiva, il Palazzo Ducale, davvero imponente e con degli spazi enormi! E freddi... non è riscaldato, quindi se passate di qui prima di andarlo a visitare in pieno inverno, non fate l'errore di lasciare la giacca al guardaroba!
Durante la prima visita a questo museo, rimasi delusa delle dimensioni ridotte della tavola della Flagellazione, sarà me la immaginavo enorme, dato il valore che ha per la diffusione della rappresentazione prospettica nella pittura italiana. Memore di questo, sono rimasta piacevolmente stupita in questa seconda visita perché era più grande di quel che ricordavo... È un opera nella quale si leggono molti aspetti enigmatici, sarà che è così palesemente esplicita che lascia spazio per ricamarci sopra. La scena della Flagellazione, staccata da un ciclo è assai insolita per l'epoca (1470 circa) viene per questo ipotizzato che facesse parte della base di una predella. Originale è la composizione organizzata in due tempi narrativi, uno in primo piano - dove dei dotti conversano in un contesto contemporaneo al pittore - e la flagellazione vera e propria sullo sfondo. Quel che è toccante, è l'esattezza prospettica della rappresentazione e il contesto di edifici classicheggianti in cui è ambientata... Così come per la Città ideale attribuita a Laurana, il luogo dove l'uomo rinascimentale raggiunge il suo culmine. Non importa cosa siano gli edifici quello che importa è la scena complessiva, esatta, di rispondenza perfetta alle regole della geometria e della prospettiva. Al culmine l'edificio a pianta circolare, perché da sempre il cerchio è la figura perfetta che riesce a mettere un vuoto ideale che si giostra attorno ad un fulcro, l'uomo con le sue capacità intellettive.
Il borgo di Urbino è delizioso. Non presenta trasformazioni eccessive dettate dalla presenza dei turisti o dal contesto universitario. Anzi, si possono notare esercizi commerciali anche un po' retrò, se non storici. Noi abbiamo scelto dopo una veloce passeggiata di rifocillarci Al Girarrosto in Piazza San Francesco. Ambiente informale, tipo gastronomia, con un bel bancone che espone i piatti del giorni, tre alti tavoli con sgabelli davanti e sul retro un grande camino dove gira lo spiedo e altri tavoli. Nath non ha saputo resistere al sugo d'anantra, ma per me e per Iaia, via di Crescia! ...che poi altro non è che una piadina di Urbino fatta con latte e uova, bella sfogliata e gustosa. Ottima farcita con le verdure gratinate. Buono pure il vinello della casa... mentre il caffè è consigliabile prenderlo altrove!
Infatti noi siamo tornati dal nostro amico alla Piazza davanti al parcheggio e ci siamo fatti un caffettino niente male. Ammetto che ho commesso un errore, quello raffigurato non è la combinazione "Moretta di Fano" - combinazione alcolica con l'omonimo liquore -ma il "Super mario" affogato di panna e nutella.
Prima però non potevamo non passare a salutare uno dei luoghi natii dei più celebri pittori del Rinascimento italiano, Raffaello! ...e come avrebbe detto un mio compagno delle superiori: Ciao Boccio! ^_^
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