Veloce weekend valdostano. Giusto il tempo di una partita a squash e di un doppio a tennis. E di mettere alla prova le mie membra non più giovanissime. Ma ancora sode – eccome! - e reattive.
E ancora, alla fine dei lavori forzati con la racchetta, c'è stato anche il tempo di provare l'ormai celebre, quanto – pare – esclusivo Mama, nuovo ristorante aostano di raffinata cucina sushi e fusion.
Aperto da pochi, mesi, il Mama è frutto della brillante intuizione di due fratelli aostani. L'uno specializzato nella gestione del locale e nel raffinato servizio ai tavoli, l'altro sapiente sushi-chef di scuola californiana.
E proprio a lui ci siamo affidati per comporre il mix di nigiri, maki e tempura.
Così, cominciando con ottimi nigiri di tonno rosso e anguilla con salsa dolce, sul nostro tavolo sono atterrate le più fantasiose composizioni in forma di roll di riso e sesamo, imbottiti di salmone, ricciola, anguilla... salsine sfiziose e a volte piccanti, avocado e tutto quanto le variazioni californiane della tipica cucina giapponese abbia prodotto.
Il risultato è stata una combinazione davvero succulenta, piuttosto lontana dalle nostre esperienze in terra di levante, ma ricca di sapori perfettamente equilibrati.
La fantasia dello chef, così come è stata definita dal maitre, si è esercitata in composizioni complesse nella struttura, quando armoniose al gusto, dai nomi spesso classicamente west-coast, come Lion King, Dragon, Golden Gate, Las Vegas e Spicy hamachy
e la definitiva 'bomba fine di mondo' Special spicy hamachy.
e la definitiva 'bomba fine di mondo' Special spicy hamachy.
Il Mama, insomma, ricavato in una bellissima villa circondata di verde nel cuore residenziale della città, dagli ambienti eleganti e discretamente retrò, per chi passa dalle parti di Aosta, è un'esperienza sensoriale da non perdere.
Grazie ad Andre, a Sara e Fede per questa esperienza (extra)sensoriale.
Grazie ad Andre, a Sara e Fede per questa esperienza (extra)sensoriale.
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