sabato 14 agosto 2010

I mulini di Kinderdijk

Considerati una delle meraviglie d'Olanda, non potevamo certo mancare l'appuntamento con questo sito patrimonio dell'Unesco. Comincio a pensare che sia sterminato l'elenco dei siti patrimonio dell'Unesco...
Avevamo l'imbarazzo della scelta su come arrivarci - via terra? via acqua? - ed abbiamo optato per il battello dal nome impronunciabile - De boompjeskade rebus - così da capire qualcosa in più della Rotterdam sull'acqua. Il tempo come potete vedere dagli scatti a seguire non era ottimo e nemmeno la fotografa...

C'è voluta un'ora buona di navigazione per giungere a meta e oltre la pioggerellina e l'odore di carburante, davanti ai nostri occhi sono passati dei paesaggi assai strani. L'approdo è tra i due ponti cittadini, l'Erasmusbrug e il Williembrurg sulla Boompjes. Abbiamo potuto vedere da diversa angolazione il vecchio ponte ferroviario che unisce la zona sud con l'isola della Noordereiland, un'isola residenziale pensata come nave sul Maas, corredata di marinai, gli abitanti, un condomio De Brug con luci di dritta sul tetto rosso e verde, e una sala macchine, un piccolo supermercato arredato da artisti come tale. Questo almeno dice la guida, noi siamo stati un po' snob e ci siamo limitati a guardarlo dall'acqua....
Strada facendo altri condomini con affaccio sull'acqua e relativi ormeggi, qualche elemento particolare che svetta sopra la normalità della riva, come il quartiere olimpito, i minareti della moschea di Kiefhoek - lo stesso del quartiere popolare di J.J. Oud.
Poi il panorama è cambiato. Un po' come con il treno, anche con il barcone sul Nieuwe Maas all'improvviso ti trovi in campagna. Ville a schiera, villette singole, fabbrichette isolate, cantieri navali, strade carrabili, e piste ciclabili per il passeggio. Peccato non ci fosse il sole, tutto sarebbe apparso diverso sicuramente. Non ci siamo lasciati vincere e ci siamo fatti una birretta sul barcone.

Poi finalmente eccoli, i mulini a vento. È una zona che un tempo era paludosa, dove la terra è stata strappata all'acqua grazie proprio alla forza dei mulini. Sembra che governarne uno non sia semplice, c'è una scuola e il rilascio di una patente. Non vi fatevi l'idea sbagliata. Siete in un luogo da "turismo di massa" o quasi. Arrivano orde di pulman di giapponesi che sembrano avere un feeling particolare con l'Olanda... Alcuni mulini sono visitabili, a pagamento e in coda con gli altri turisti. È comunque una piacevole passeggiata da fare, non molto lunga quella che permette di godere dei circa 19 mulini del XVII secolo che sono stati collocati in questo luogo. Il centro visitatori e il bar subito dopo, offrono anche il noleggio delle bici qualora qualcuno, non con i tempi stretti come noi che siamo arrivati fin lì con la barchetta, volesse prendersela comoda e godere della presenza di questi giganti del vento. Un consiglio? ...se avete amici ai piani "alti" assicuratevi che ci sia il sole, il verde dei prati saprà sicuramente abbagliare! ^_^











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