...e dopo l'arte, la città, il teatro, la storia, finalmente IL MARE!
Non ci siamo mai andati - io e Nathan - insieme al mare.
Noi stacanovisti-del-viaggio-itinerante, anime nomadi sempre in movimento, noi sempre e perennemente in giro a vedere tutto il possibile, noi, sì proprio noi, abbiamo fissato tre notti all'Hotel Mediterranée a Les-Saintes-Maries-de-la-Mer.
Tre giorni di ozio, sole e mare!
Questo alberghetto - Hotel Mediterranée - a conduzione familiare, fiorito e confortevole, lo abbiamo trovato grazie alla Lonely Planet. Abbiamo telefonato per prenotare che eravamo ancora a Marsiglia, e la signora ci ha confermato nonostante non riuscissimo a dargli il numero corretto di carta di credito (scolorito ;).
Si è rivelato ottimo per rapporto qualità/prezzo!
Assolutamente consigliabile se siete in zona: 64,00€ la doppia con servizi, in centro città, con ricca colazione nel bel terrazzino fiorito, e con tanto di ricevuta! Unica nota scomoda, ma nemmeno più di tanto, il parcheggio è distante dall'albergo perché trovandosi in zona pedonale non dispone di posti vicini. Ma se non si ha esigenza di spostare la macchina troppo spesso, nessun problema.
Les-Saintes-Maries-de-la-Mer è un delizioso paese nel cuore della Camargue, regione dai caratteri molto diversi dal resto della Provenza. È in corrispondenza del delta del Rodano, la terra palustre è stata bonificata e desalinizzata negli anni. Vi si alternano paesaggi lacustri, saline, risaie, pascoli con cavalli e tori allo stato brado. Potrebbe essere una tappa alla quale dedicare molto più tempo - tempo di riposo e relax, - per dedicarsi a passeggiate a cavallo o birdwatching. Ma noi tutto questo tempo non l'abbiamo avuto. Chissà, magari un futuro...
Abbiamo apprezzato molto il paese, Les-Saintes-Maries-de-la-Mer, vi abbiamo alloggiato, sostato, passeggiato, mangiato, e siamo stati bene.
È un luogo turistico, con tanti ristoranti, arena spettacolo per le corride, mercato e negozi, ma con una dimensione piccola, accogliente, estremamente piacevole. Vi si trova un'atmosfera fortemente spagnoleggiante, sembra di essere in Catalugna, le case sono bianche di calce, rilucenti sotto il sole, la sera nelle piazze echi continui di chitarre e tacchi da flamenco, iconee di toreri e tori ovunque insieme alla tipica croce - la croce della camargue - che simboleggia in un sol segno fede, amore e carità.
Una cosa da sapere fondamentale, e che vi diranno in tanti se chiedete di Les-saintes-maries: ci sono le zanzare e - dice - sono feroci! Io non ci ho fatto molto caso, anche perché da nativa della Piana, viaggio sempre con l'antizzanzara tropicale nella borsetta. Ma Nathan poverino, lui si che le soffre le zanzare, il Valle d'Aosta, non sanno nemmeno bene cosa sono, le zanzare!
Possiamo dirci complessivamente fortunati, abbiamo trovato delle giornate ventose che ci hanno concesso di non entrare troppo in contatto con questi fastidiosi insetti indigeni.
Come esimersi da una nota sulla gastronomia? Giammai!
Molti ristoranti di Les-Saintes-Maries espongoni dei pentoloni giganti di Paella lungo l'affaccio pedonale.
Il mio primo pensiero (maligno) è stato: "li compreranno già fatti in gastronomia!".
Nonostante il pensiero, al primo pranzo ho voluto testare, e devo dire che non era male.
La mattina dopo ho potuto constatare che di pronto non c'era niente, tutto fatto sullo stesso
pentolone in esposizione e nella stessa identica location! io malfidata!
Dei tanti, tanti, tanti ristoranti che fanno Les-Saintes-Maries-de-la-Mer noi abbiamo provato:
a buon prezzo, due secondi, 1/2 lt vino = 31,00 euri!
La taverne italiene, dove troverete sicuramente italiani perchè fanno anche la pizza,
ma anche buoni i piatti indigeni, anche se abusano di semi di finocchio!
...e poi la pescheria - la Cabane aux coquillage - che la sera diventa uno spartano ristorante di coquillage,
dove si sceglie direttamente dal bancone del pescie e ti viene portato in tavola sui tipici vassoi di metallo,
e bevi il vino scelto dalla gentile signora che te lo versa volta volta nel bicchiere.
Il mio consorte qui è rimasto digiuno ed io ho rischiato l'assalto al fegato dal parte delle 11 ostiche che ho fagocitato!
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