Avignone e i suoi dintorni sono una inesauribile riserva di bei posti! ...e lo abbiamo già visto nel post precedente. Ma anche senza allontanarsi troppo, solo oltrepassando l'Île de la Barthelasse si può trovare l'immancabile Villeneuve-léz-Avignon.
Noi abbiamo avuto la fortuna - anzi, una soffiata della Signora Olga! - di capitare durante il mercato settimanale. Se non ricordo male, due sono i giorni di mercato: martedì e giovedì.
Un mercato vero, poco "inquinato" da prodotti meramente turistici, questa almeno la nostra impressione. Non abbiamo comprato niente di alimentare, nostro malgrado (mio!! manco a dirlo), ma la tentazione è stata fortissima!! Avevo mirato una bella pignatta di terracotta che è rimasta lì! sigh!
I ghiottissimi formaggi di capra! uhmmm! da abbinare ai numerosi tipi di miele che si trovavano sui banchi lì vicino...
...e le telline! Non siamo riusciti a sapere che sapore anno, senza mai assaggiarle per tutta la durante della vacanza, poveri noi sempre attirati da cotante delizie da non avere il tempo per assaggiarle tutte!
Io adoro i Francesi! Le Pommes de terre! Quanta poesia! I pomi della terra!
... ma Villeneuve non offre solo del commercio ludico, affatto. In questo paese, noto per la Città dei Cardinali, vi risiedettero molti arcivescovi della corte papale e vi fecero erigere grandi dimore, conferendogli toni aulici e signorili con le pietre chiare rifilate in grandi blocchi.
Diciamocelo... doveva essere un avamposto della Corte Ponteficia su terreno della Corona Francese, dal chiaro valore simbolico a presidio del Ponte Saint Bénézet e della città di Avignone, ma pronta a passare dal simbolo ai fatti!! La Torre di Filippo il Bello nel punto più alto fu infatti il primo insediamento.
Per noi, la bellicolsa Torre, sotto la calura estiva di luglio, era TROPPO alta!! ...ed abbiamo optato per il monumento religioso, dolcemente incluso nella città bassa e auspicabilmente più fresco e ombreggiato. Una scelta strategica, in sostanza, che non ci ha deluso.
La Chartreuse du Val de Bénédiction è stata per molto tempo il più grande ed importante monastero certosino di Francia. Adesso è anche polo museale di grande pregio e molto ben curato. Per entrare abbiamo pagato il biglietto ridotto (5,00€) grazie al Pass Avignon, che permette di acquistare due biglietti a prezzo pieno (Palais du Pape e Ponte Saint Bénézet) ed avere a prezzo ridotto il resto.
Qui ho ricevuto l'illuminazione.
Ci avete presente quelle cose che vi dicono, leggete sui libri ma che non cogliete? magari manco ci si accorge, però non si coglie la logica dietro il ragionamento, dietro il progetto e ... si dimentica, non lo si apprezza, non si memorizza.
Ecco, a me è successo, e qui ho capito.
Cosa? Una cosa che probabilmente sapevo per nozione appresa ma non avevo colto il suo processo creativo.
Davanti ad ogni cella (100 mq di cella su doppio volume!!) c'è uno sporto; serviva per passare il cibo ai monaci che vi conducevano all'interno una vita riparata. Le celle erano unità autosufficienti: camino, cesso in camera con scarico in giardino, piante aromatiche e medicinali nell'orto ecc.
Ricorda nulla?!
Io ho avuto un flash!
LE CORBUSIER! Già! Le cassette davanti agli appartamenti dell'Unitè a Marsiglia!! ...infatti il nostro amico aveva visitato l'analoga certosa del Galluzzo vicino a Firenze.
Ecco a me, Villeneuve-lés-Avignon e la sua Chartreuse mi sono entrate nel cuore!
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