Prima parte.
Ho approfittato del week-end senza Nathan (il primo o quasi nei nostro 29 mesi insieme ^_^) per fare una bella passeggiata in questa per le vie della mia città, in giornata estiva affollatissima di turisti, ma neanche troppi!
Due ore e mezzo di passeggiata a passo veloce per vedere molto di quello che Firenze offre, non tutto ovviamente e senza soffermarsi troppo, ma magari potremo fare degli approfondimenti in seguito.
Vi propongo in più puntate un reportage fotografico senza pretese di una possibile passeggiata lesta nella città culla del Rinascimento.
Partenza dal Parco delle Cascine, zona Piazza Vittorio Veneto, l'unico spazio in cui è ancora possibile trovare parcheggio. Pagando ovviamente. Non ho foto, le Cascine meritano un post ad hoc.
Brevemente, per chi non lo conoscesse, è il parco pubblico più grande di Firenze. Realizzato nel Cinquecento per volere dei regnanti nella parte occidentale dell'Arno immediatamente fuori città, dove si era andata realizzando la Tenuta dell'Isola, il primo nucleo di un parco fluviale destinato a fattoria e riserva di caccia. Nel Seicento verrà aperto al pubblico.
Percorrere il Lungarno Vespucci, bello soleggiato, passando davanti alla palazzina dell'Ambasciata Americana sempre presidiata dalle forze dell'ordine oppure Corso Italia, passando davanti al mitico Comunale adesso Teatro del Maggio. Date un occhio alle campagne immagine appese fuori, sono sempre ardite e qualificate!
Piazza Ognissanti. Piazza fuori dal grande flusso di turismo, ma densamente vissuta dai numerosi ricconi e stars che risiedono negli alberghi di lusso che vi si affacciano.
IL luogo però è particolarmente significato. È stato sede dell'ordine degli Umiliato, che giunsero a Firenze dalla Lombardia nel 1206 e diedero un notevole sviluppo all'Arte della Lana. Si insediarono qui, per comodità, avevano bisogno dell'acqua del fiume per lavorare la lana. Presto non solo tutto il quartiere lavorava la lana, ma arrivarono ancheo ltrarno, nel pratoliniano San Frediano. Accadeva che non avendo edifici preposti per la lavorazione stendevano matasse e filamenti di lana ovunque, su mura e tetti di case, sulle mura urbane. La cosa fu ritenuta indecorosa anche per un quartiere popolare come questo e tramite regolamento si obbligò a realizzare edifici appositi per tingere, stendere e lavare la lana, i famosi tiratoi, veri e propri scheletri di legno, labirinti di scale e terrazze dove si disponeva a stendere le matasse. Questo tipo di edifici caratterizzo per lungo tempo il paesaggio di questa parte di Firenze. Il palazzo della Camera di Commercio, ma anche il Teatro della Pergola nascono in aree occupate originariamente dai tiratoi.
Per la Chiesa di Ognissanti vi rimando a Wiki, mentre ci tengo a segnale uno dei pochissimi edifici art nouveau di Firenze, la Casa-galleria Vichi dell'arch. Michellazzi.
Per Borgo Ognissanti si arriva a Piazza Goldoni, e qui abbiamo il piacere di scegliere tra numerose strade per arrivare al cuore di Firenze. Io preso per un pezzo Via della Vigna Nuova, non tanto per i negozi e le griffe, ma per lo splendido ed intramontabile Palazzo Rucellai, opera del Sommo Teorico. Qui non vi tedio oltre, anche perché, me ne vergono, non ci sono mai entrata, ma un giorno recupererò!
Avanti ma non a tutta dritta, svoltate di lato alla Loggia Rucellai che gli sta davanti per incontrare il caratteristico Via dell'Inferno, quel tipo di stradine strette e puzzolenti che fanno il cuore vero di questa città!
Da qui, passando sotto l'arco, entriamo in via del Parione, che ci conduce dritta dritta in Piazza Santa Trinita (non mi sono scordata l'accento, proprio non c'è!). Una volta era parte di Via Tornabuoni, poi gli hanno dato la dignità del nome autonomo, ma ditemi? C'era bisogno? Palazzo Feroni, la colonna della Giustizia e la facciata della chiesa di Santa Trinità ci mettono già del loro?
La colonna è una dei numerosi inserimenti di colonne/obelisco effettuati nel tardo '500 nell'ambito di un progetto di riqualificazione urbana. Questa viene dalle Terme di Caracalla, fu dono di un Papa medici a Cosimo I. Bellissima quella in Via Maggio/Piazza San Felice, si è spezzata!!
Come rinunciare a due passi in Via Tornabuoni?!
La via dello shopping chic di Firenze, dove tutte le grandi maison hanno il loro sporto.
Ma la fiorentinità - questa insolenza e superficialità tipica dell'essere residente in un posto tanto bello e tanto ambito - permette che in questo luogo di culto del lusso sfrenato ci possa essere anche vicoli di questo tipo.
È un viuzzo stretto di lato a Palazzo Strozzi, chiuso e gestito come il ripostiglio di cantiere, ma peccato che si affacci come uno sporto di lusso sulla via delle American Express Oro.
E guardate che bello, il bivio tra Via della Vigna e Via della Spada. È una delle tipiche conformazioni a due o a tre strade ce si formavano subito fuori dalle porte delle cinta muraria. Dall'accesso alla città si aprivano a ventaglio più percorsi nei quali con gli anni sono stati stratificati gli insediamenti. Ne troveremo altri!
Ad un passo, Palazzo Strozzi, tipico palazzo del Rinascimento fiorentino, con i suoi ordini sovrapposti di bugnato lavorato in modo diverso, più grossolano al piano terra, e sempre più fine via via che si sale verso l'alto, chiusi dal forte cornicione aggettante.
Il chiostro interno, fresco e luminoso, oggi è il punto di partenza per le numerose mostre che lo animano. Palazzo Strozzi è la principale sede espositiva della città.
Per concludere, una bella foto, strappata al volo ad un gruppo di uomini in pausa dal lavoro!
segue....
Ho approfittato del week-end senza Nathan (il primo o quasi nei nostro 29 mesi insieme ^_^) per fare una bella passeggiata in questa per le vie della mia città, in giornata estiva affollatissima di turisti, ma neanche troppi!
Due ore e mezzo di passeggiata a passo veloce per vedere molto di quello che Firenze offre, non tutto ovviamente e senza soffermarsi troppo, ma magari potremo fare degli approfondimenti in seguito.
Vi propongo in più puntate un reportage fotografico senza pretese di una possibile passeggiata lesta nella città culla del Rinascimento.
Partenza dal Parco delle Cascine, zona Piazza Vittorio Veneto, l'unico spazio in cui è ancora possibile trovare parcheggio. Pagando ovviamente. Non ho foto, le Cascine meritano un post ad hoc.
Brevemente, per chi non lo conoscesse, è il parco pubblico più grande di Firenze. Realizzato nel Cinquecento per volere dei regnanti nella parte occidentale dell'Arno immediatamente fuori città, dove si era andata realizzando la Tenuta dell'Isola, il primo nucleo di un parco fluviale destinato a fattoria e riserva di caccia. Nel Seicento verrà aperto al pubblico.
Percorrere il Lungarno Vespucci, bello soleggiato, passando davanti alla palazzina dell'Ambasciata Americana sempre presidiata dalle forze dell'ordine oppure Corso Italia, passando davanti al mitico Comunale adesso Teatro del Maggio. Date un occhio alle campagne immagine appese fuori, sono sempre ardite e qualificate!
Piazza Ognissanti. Piazza fuori dal grande flusso di turismo, ma densamente vissuta dai numerosi ricconi e stars che risiedono negli alberghi di lusso che vi si affacciano.
IL luogo però è particolarmente significato. È stato sede dell'ordine degli Umiliato, che giunsero a Firenze dalla Lombardia nel 1206 e diedero un notevole sviluppo all'Arte della Lana. Si insediarono qui, per comodità, avevano bisogno dell'acqua del fiume per lavorare la lana. Presto non solo tutto il quartiere lavorava la lana, ma arrivarono ancheo ltrarno, nel pratoliniano San Frediano. Accadeva che non avendo edifici preposti per la lavorazione stendevano matasse e filamenti di lana ovunque, su mura e tetti di case, sulle mura urbane. La cosa fu ritenuta indecorosa anche per un quartiere popolare come questo e tramite regolamento si obbligò a realizzare edifici appositi per tingere, stendere e lavare la lana, i famosi tiratoi, veri e propri scheletri di legno, labirinti di scale e terrazze dove si disponeva a stendere le matasse. Questo tipo di edifici caratterizzo per lungo tempo il paesaggio di questa parte di Firenze. Il palazzo della Camera di Commercio, ma anche il Teatro della Pergola nascono in aree occupate originariamente dai tiratoi.
Per la Chiesa di Ognissanti vi rimando a Wiki, mentre ci tengo a segnale uno dei pochissimi edifici art nouveau di Firenze, la Casa-galleria Vichi dell'arch. Michellazzi.
Per Borgo Ognissanti si arriva a Piazza Goldoni, e qui abbiamo il piacere di scegliere tra numerose strade per arrivare al cuore di Firenze. Io preso per un pezzo Via della Vigna Nuova, non tanto per i negozi e le griffe, ma per lo splendido ed intramontabile Palazzo Rucellai, opera del Sommo Teorico. Qui non vi tedio oltre, anche perché, me ne vergono, non ci sono mai entrata, ma un giorno recupererò!
Avanti ma non a tutta dritta, svoltate di lato alla Loggia Rucellai che gli sta davanti per incontrare il caratteristico Via dell'Inferno, quel tipo di stradine strette e puzzolenti che fanno il cuore vero di questa città!
Da qui, passando sotto l'arco, entriamo in via del Parione, che ci conduce dritta dritta in Piazza Santa Trinita (non mi sono scordata l'accento, proprio non c'è!). Una volta era parte di Via Tornabuoni, poi gli hanno dato la dignità del nome autonomo, ma ditemi? C'era bisogno? Palazzo Feroni, la colonna della Giustizia e la facciata della chiesa di Santa Trinità ci mettono già del loro?
La colonna è una dei numerosi inserimenti di colonne/obelisco effettuati nel tardo '500 nell'ambito di un progetto di riqualificazione urbana. Questa viene dalle Terme di Caracalla, fu dono di un Papa medici a Cosimo I. Bellissima quella in Via Maggio/Piazza San Felice, si è spezzata!!
Come rinunciare a due passi in Via Tornabuoni?!
La via dello shopping chic di Firenze, dove tutte le grandi maison hanno il loro sporto.
Ma la fiorentinità - questa insolenza e superficialità tipica dell'essere residente in un posto tanto bello e tanto ambito - permette che in questo luogo di culto del lusso sfrenato ci possa essere anche vicoli di questo tipo.
È un viuzzo stretto di lato a Palazzo Strozzi, chiuso e gestito come il ripostiglio di cantiere, ma peccato che si affacci come uno sporto di lusso sulla via delle American Express Oro.
E guardate che bello, il bivio tra Via della Vigna e Via della Spada. È una delle tipiche conformazioni a due o a tre strade ce si formavano subito fuori dalle porte delle cinta muraria. Dall'accesso alla città si aprivano a ventaglio più percorsi nei quali con gli anni sono stati stratificati gli insediamenti. Ne troveremo altri!
Ad un passo, Palazzo Strozzi, tipico palazzo del Rinascimento fiorentino, con i suoi ordini sovrapposti di bugnato lavorato in modo diverso, più grossolano al piano terra, e sempre più fine via via che si sale verso l'alto, chiusi dal forte cornicione aggettante.
Il chiostro interno, fresco e luminoso, oggi è il punto di partenza per le numerose mostre che lo animano. Palazzo Strozzi è la principale sede espositiva della città.
Per concludere, una bella foto, strappata al volo ad un gruppo di uomini in pausa dal lavoro!
segue....
4 commenti:
veloce? velocissimo. E che servizione!
lo tengo appuntato per un ritorno a Firenze, visto che la mia signora per quanto riguarda giri turistici ed affini fa un po' cilecca :D
(so che vi legge e ora sicuramente si incazza eheheh)
Firenze è una città assolutamente magnifica!
concordo! ^_^
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