16 luglio 2007 |
Partenza da Aosta ore 9.00, non troppo presto - siamo o no in ferie? – direzione Francia.
Nessun tragitto preparato prima di entrare in macchina, unica cosa che ci siamo procurati qualche guida, la verde del Touring su tutta la nazione comprata a metà prezzo, alcune Routard prese in biblioteca, una sulle chambres d’hotes e un’altra sulla Normandia. Decidiamo la strada da fare che Nathan è già al volante de “L’Ammiraglia”, la mia 206 che, talmente emozionata di tornare nel suo paese di produzione, ieri ha deciso di piantare il tachimetro sui 10 km/h e di non sputare più fresca aria condizionata. Questa la nostra condizione di partenza per le 2 settimane itineranti alla scoperta della Francia del nord.
Nath prende per il tunnel del Gran San Bennardo, snobbiamo il passo che ci avrebbe rubato due ore di tempo, per versare un obolo di 22,40 € alla società che gestisce il traforo con la Svizzera.
Passati i 5 km nel budello della terra ci ritroviamo in Terra Neutra e sfruttiamo subito il fatto che la benzina costa meno, anche se paghiamo la Vignette (il pedaggio autostradale svizzero) per un intero anno. Ma la cosa più sconvolgente di questo inizio di vacanza è il primo caffè sciacquone. Il primo di una piccola serie, prima che mi decidessi a non prenderlo più, mai più fino al rientro in patria, ovvio!
La strada ha preso a girare sotto le nostre ruote, le periferie delle città a susseguirsi uguali, Losanna, Berna e infine Biel-trattino-Bienne. Da lì, abbiamo fatto una scelta un po’ approssimativa sulla nostra mappa Michelin, anch’essa in prestito. Abbiamo seguito un’autostrada tratteggiata, che ci siamo accorti facendola, essere in costruzione, e che quindi abbiamo alternato a tratti di strada “normale”. La frontiera era sulla direzioni Delémont/Porrentruy, per arrivare (in ipotesi) il più rapidamente possibile alla nostra prima tappa: Ronchamp, località prossima a Belfort.
A fare che? si domanderebbe un soggetto normale. A vedere un capolavoro di architettura moderna! Rispondo io! La Chapelle di Ronchamp di Le Corbusier! Aaaah! E chi non la conosce!?? Nathan ha accondisceso amorevolmente alla mia richiesta, anche se, durante il lungo tragitto per arrivarci ci siamo entrambi un po’ spazientiti. Ci siamo arrivati che il sole stava già calando. La chiesa è collocata su un’altura, nascosta tra la boscaglia. Le si arriva da dietro e la si aggira tutta, potendola mirare anche da una piccola piramide alta qualche metro. Sembra un balocchino, una piccola costruzione da bambini tanto è traguardabile da ogni parte. A vederla da fuori ti lascia un non so che di insoddisfatto, ma appena metti il piede dentro, sei preso da un vortice di sentimento, di partecipazione, di emozione. Piccole finestrelle strombate nella spessa muratura mutuano luci calde e colorate. La soletta della copertura è resa inconsistente da un filo di luce che la stacca dai supporti. Le luci telescopiche creano cappelle laterali evocative di energia divina.
Sono uscita appagata da questa prima tappa del mio viaggio francese, il mio primo viaggio lungo con Nathan e il mio primo mese intero con lui! SìSì! Un mese intero di condivisioni ci aspetta!
Rientrati a Belfort, intraviste le mura della sua famosa roccaforte da un semaforo che ci riconduceva all’Autostrada, la nostra nuova direzione è Colmar. Mi è stata indicata da un’amica come una cittadina molto ma molto carina, e visto che si trova sulla strada, come privarsi di cotanta bellezza! La guida del Touring lo conferma e una volta giunti anche i nostri occhi hanno potuto verificarlo. Qui abbiamo approfittato per cena del mio amico Paul, la boulangerie in franchising che preferisco e di una degustazioni di splendidi vini locali, alsaziani! Colmar è un chicchino, una cittadina infiocchettata, dove il verde pubblico arriva a curare anche i gerani sospesi sulle balaustre dei canali d’acqua che solcano la città, i balconi fanno a gara a rigettare piante fiorite di ogni razza e colore, addolcendo quel groviglio di linee, generate sulle facciate dalle linee delle armature lignee che caratterizzano lo stile nordico della case a graticcio.
Ancora un’ultima tappa per questo primo giorno delle nostre vacande, Strasburgo, dove abbiamo prenotato la nostra unica notte, all’Hotel Confort per 35€ la camera. Il nostro record, fino ad ora, nei nostri frequentissimi spostamenti mai avevamo speso tanto poco.
10 commenti:
certo che ne masticate di chilometri ! :-)
sisi
contando in complessivo anche i nostri 500 km di distanza anda e rianda
siamo arrivati a 4.500km!
si vince nulla?
io alloggiavo in B&b e mi sono trovata benissimo dai piu modesti paesini in campagna a uno stupendo in una villa...troppo belli...!!!
io avevo fatto un altro giro se non sbaglio x arrivare in normandia comunque avevo fatto anche tappe intermedie...siete stati anche a saint malò? a me è piaciuta tantissimo..!!!!
Ebbè,si! la vacanza ci è piaciuta un sacco come pure il meritato riposo del dopo! siamo ancora insieme a coccolarci nonostante io sia a lavoro! Nath è a casa che "studia"!
Sì, vero, il giro è stato un po' anomalo... ma siamo o no gli innamorati girovaghi?!
che bello...sto viaggiando con voi!!e ora mi leggo la seconda puntata :)
che meraviglia i balconi fiorni e le casette colorate.... vorrei essere lì...
silvia
il caffè frega sempre anche la sottoscritta. ci metto un po' per elaborare il lutto e nel frattempo mi concedo a beveroni di dubbia provenienza e di orrendo sapore...
bellissimo sto diario!!!!
ben tornati ragazzi!
e la prima puntata è stata letta :)
ma dai Baol! che metodico che sei, sei partito dall'inizio?
:-*
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