Siracusa è una perla candida ed imperfetta, proprio per questo unica e splendente.
Candida, come la pietra chiara con cui è realizzata la sua Cattedrale.
Il Duomo di Siracusa è la chiesa più bella che ho visitato in questo tour invernale della Sicilia (dal quale Palermo è tappa esclusa, sia chiaro). Presenta incredibili stratificazione del suo secolare uso a luogo di culto: le colonne greche, le fortificazioni normanne e la facciata barocca. Le colonne ti si rivelano dalla muratura con i loro capitelli e ti lasciano senza parole. La merlatura normanna sormonta gli architravi tra gli intercolumni e gli ornamenti barocchi si adagiano in facciata con rispetto alla sobrietà dei loro predecessori.
Anche le decorazioni di Natale sono sobrie a Siracusa ed in particolare in nella sua piazza centrale dove troneggia un albero ligneo a spirale non toglie luce alle facciate e al loro splendore.
Siracusa è elegante, un po' come una bella donna nel pieno della sua maturità, che ha imparato a padroneggiare le sue bellezze.
In generale, ho avuto la percezione che sia in corso, o che in parte ci sia già stata, un’operazione di recupero del suo centro storico. Una di quelle operazioni economiche urbanistiche che trasforma case vecchie e abbandonate in atelier di artisti, b&b, hotel di charme, ristorantini insolti e curiosi ecc. Ma il risultato, almeno per quello che brevemente ho potuto percepire io, non è quello fasullo ed infiocchettato. Siracusa è una città schietta, sincera ed elegante nella penisola di Ortigia, che non nasconde la più ampia città che porta alle spalle.
Del fiorire dell'offerta gastronomica abbiamo avuto solo una vaga impressione perché... “è Natale anche per loro!” ed i numerosi ristoratori erano a far festa a casa loro, ma per fortuna le gastronomie abbondano! Conclusione? Non abbiamo potuto mangiare dove volevamo, ma solo dove era aperto, ma non siamo morti di fame. Risultato? Non vi possiamo consigliare un ristorante ma la città vale dunque una visita di un paio di giorni anche in inverno.
Il Parco archeologico vanta un bellissimo teatro greco con vista mare, ben conservato, con alle spalle resti di catacombe. Sembra che Siracusa sia pari solo all'Urbe per la quantità e buono stato di conservazione delle catacombe, non solo in prossimità del Parco. Noi ci siamo fermati al teatro. Sicuramente sbaglio, ma non riesco ancora ad apprezzare i luoghi di tumulo cristiani.
Magnifico, da rimanere senza fiato e anche con un po' di timore, è l'orecchio di Dionisio, una grotta artificiale nel parco archeologico dall'acustica eccezionale. Io timorosa, mia figlia come nella pancia della mamma e mio marito ha sbattuto - quasi - la faccia alla parete rocciosa, fate un po' voi?!
Indispensabile la sosta alla Chiesa di Santa Lucia al sepolcro in Piazza Duomo, dove è custodito un bellissimo Caravaggio Il seppellimento di Santa Lucia. Controllate gli orari perché non sono facilissimi, ma il disagio sarà ricompensato. È un opera della fase terminale del Merisi, sembra incompiuta, ma il rosso della sciarpa e la rozzezza dei muscoli degli uomini in primo piano hanno una forza decisa.
Abbiamo visitato l'acquario davanti ai maestosi esemplari di Ficus Magnolioides, ma a meno che non abbiate un figlio appassionato di pesci, non ve lo consiglio particolarmente. Lì davanti anche alcune vasche dove crescono i papiri. Interessante la leggenda greca collegata alla fonte Aretusa.
Calorosamente consigliato invece è il teatrino dei pupi nel quartiere della Giudecca. Piccolo ed accogliente, offre spettacoli pomeridiani. Un po' cruento per i piccoli, ma se ben preparati possono reggere allo sferragliamento dei Paladini di Francia, ottimo per i grandi. La Giudecca è l'antico quartiere ebraico. Sembra che siano stati rintracciati i bagni rituali ebraici, ma noi che giriamo a naso e poco preparati, non siamo riusciti a trovarne la sede e quindi niente visita. Per il resto è un intricato dedalo di stradine, dalle pietre corrose e dalle esuberanti piante davanti ai portoni di casa. Un quartieri abitato e vissuto e questo comunque è cosa rara ed assai piacevole.
Sembra, a sentire il nostro accogliente padrone di casa, che ci siano altre cose interessanti da fare a Siracusa, dal museo di Archimede al giro in parca di Ortigia, fino anche al Santuario della Madonna delle Lacrime, ma magari, non nei giorni del 24, 25 dicembre, quando tutto è chiuso, perché il Natale è per tutti.
Passeggiate, godetevi questa città, forse è la cosa migliore da fare, soprattuto nei giorni di festa.
Il Duomo di Siracusa è la chiesa più bella che ho visitato in questo tour invernale della Sicilia (dal quale Palermo è tappa esclusa, sia chiaro). Presenta incredibili stratificazione del suo secolare uso a luogo di culto: le colonne greche, le fortificazioni normanne e la facciata barocca. Le colonne ti si rivelano dalla muratura con i loro capitelli e ti lasciano senza parole. La merlatura normanna sormonta gli architravi tra gli intercolumni e gli ornamenti barocchi si adagiano in facciata con rispetto alla sobrietà dei loro predecessori.
Anche le decorazioni di Natale sono sobrie a Siracusa ed in particolare in nella sua piazza centrale dove troneggia un albero ligneo a spirale non toglie luce alle facciate e al loro splendore.
Siracusa è elegante, un po' come una bella donna nel pieno della sua maturità, che ha imparato a padroneggiare le sue bellezze.
In generale, ho avuto la percezione che sia in corso, o che in parte ci sia già stata, un’operazione di recupero del suo centro storico. Una di quelle operazioni economiche urbanistiche che trasforma case vecchie e abbandonate in atelier di artisti, b&b, hotel di charme, ristorantini insolti e curiosi ecc. Ma il risultato, almeno per quello che brevemente ho potuto percepire io, non è quello fasullo ed infiocchettato. Siracusa è una città schietta, sincera ed elegante nella penisola di Ortigia, che non nasconde la più ampia città che porta alle spalle.
Del fiorire dell'offerta gastronomica abbiamo avuto solo una vaga impressione perché... “è Natale anche per loro!” ed i numerosi ristoratori erano a far festa a casa loro, ma per fortuna le gastronomie abbondano! Conclusione? Non abbiamo potuto mangiare dove volevamo, ma solo dove era aperto, ma non siamo morti di fame. Risultato? Non vi possiamo consigliare un ristorante ma la città vale dunque una visita di un paio di giorni anche in inverno.
Il Parco archeologico vanta un bellissimo teatro greco con vista mare, ben conservato, con alle spalle resti di catacombe. Sembra che Siracusa sia pari solo all'Urbe per la quantità e buono stato di conservazione delle catacombe, non solo in prossimità del Parco. Noi ci siamo fermati al teatro. Sicuramente sbaglio, ma non riesco ancora ad apprezzare i luoghi di tumulo cristiani.
Magnifico, da rimanere senza fiato e anche con un po' di timore, è l'orecchio di Dionisio, una grotta artificiale nel parco archeologico dall'acustica eccezionale. Io timorosa, mia figlia come nella pancia della mamma e mio marito ha sbattuto - quasi - la faccia alla parete rocciosa, fate un po' voi?!
Indispensabile la sosta alla Chiesa di Santa Lucia al sepolcro in Piazza Duomo, dove è custodito un bellissimo Caravaggio Il seppellimento di Santa Lucia. Controllate gli orari perché non sono facilissimi, ma il disagio sarà ricompensato. È un opera della fase terminale del Merisi, sembra incompiuta, ma il rosso della sciarpa e la rozzezza dei muscoli degli uomini in primo piano hanno una forza decisa.
Abbiamo visitato l'acquario davanti ai maestosi esemplari di Ficus Magnolioides, ma a meno che non abbiate un figlio appassionato di pesci, non ve lo consiglio particolarmente. Lì davanti anche alcune vasche dove crescono i papiri. Interessante la leggenda greca collegata alla fonte Aretusa.
Calorosamente consigliato invece è il teatrino dei pupi nel quartiere della Giudecca. Piccolo ed accogliente, offre spettacoli pomeridiani. Un po' cruento per i piccoli, ma se ben preparati possono reggere allo sferragliamento dei Paladini di Francia, ottimo per i grandi. La Giudecca è l'antico quartiere ebraico. Sembra che siano stati rintracciati i bagni rituali ebraici, ma noi che giriamo a naso e poco preparati, non siamo riusciti a trovarne la sede e quindi niente visita. Per il resto è un intricato dedalo di stradine, dalle pietre corrose e dalle esuberanti piante davanti ai portoni di casa. Un quartieri abitato e vissuto e questo comunque è cosa rara ed assai piacevole.
Sembra, a sentire il nostro accogliente padrone di casa, che ci siano altre cose interessanti da fare a Siracusa, dal museo di Archimede al giro in parca di Ortigia, fino anche al Santuario della Madonna delle Lacrime, ma magari, non nei giorni del 24, 25 dicembre, quando tutto è chiuso, perché il Natale è per tutti.
Passeggiate, godetevi questa città, forse è la cosa migliore da fare, soprattuto nei giorni di festa.