lunedì 23 febbraio 2009

Entusiasta del British

Adesso tocca a me.
Vi voglio raccontare l'esperienza di stamattina: il British Museum! Un sogno di museo, perfetto, impeccabile! Tutto quello che potete desiderare che sia un luogo dove conservare opere d'arte, imparare, osservare, ammirare, o anche solo passeggiare.
Partiamo dall'esterno: edificio classico, colonne giganti, capitelli sobri, timpano chiaroscurato. Ingresso gratuito, perchè democraticamente così deve essere la cultura, accessibile a tutti. Volendo, e noi l'abbiamo fatto, puoi lasciare nelle urne un'offerta libera, suggerita almeno di 3 pounds.
L'atrio da subito l'idea di giungere in qualcosa di soprannaturale. La recente copertura - ad opera di Lord Norman Foster - in vetro e acciaio, diffonde una luce costante, neutra, candita e misurata.
Dalla questa gigantesca corte tonda coperta e ripiena al centro della sala di lettura che non abbiamo potuto visitare, si accede alle varie sezione: opere e manufatti egizi, assiri, greci, greco romani, ma anche asiatici e moderni.
Noi abbiamo scelto cosa vedere e ci siamo diretti lì, ad hoc. La stele di rosetta non potevamo perdercela e nemmeno un paio di quelle lastrone di pietra con la famosa scrittura cuneiforme. Ma giusto uno sguardo e poi diretti alle grandi sculture del Partenone. Bellissime! Bellissime le sculture (ho fatto uno scatto particolarmente significato che poi vi link ;) ma bellissimo anche l'allestimento, ineccepibile. Le sale sono immense e con la loro voluminosa e luminosa dimensione comunicano immediatamente l'immenso valore delle opere che contengono e di contrappunto la tua umana misera posizione. Non secondaria è la fruibilità che ne viene al visitatore che, proprio per l'estensione delle sale, non deve spintonare a cristonate i propri vicini per andare nelle sale successive. AH! ...E poi il percorso non è obligato, puoi entrare ed uscire dalle sale con estrema facilità e non sei obbligato al percorso che altri hanno scelto per te, per questioni tutte estranee all'arte.
Inutile dire, immagino si senta, che ho goduto come poche volte mai a visitare un museo per la grandiosità di questi colonialisti che hanno espugnato continenti con le armi, ma hanno saputo, da secoli, conservare e esporre in modo fruibile le opere d'arte.
Ma torniamo al merito delle opere. Dopo le sculture del Partenone, siamo andati diretti alle sale di sopra per vedere altre opere greche, romane e anche etrusche - robe di casa nostra per intenderci - disposte in teche estremamente didattiche, una su tutte, delle vignette, riprodotte con lo stesso tratto dei classi vasi greci neri e rossi, riproducevano le tecniche di produzione e distribuzione degli stessi vasi in Magna Grecia.
Entusiasta del British in poche parole!

Appena fuori abbiamo stemperato l'euforia con una accogliente tazza di tè ad un caffè scelto per caso ma molto carino, cameracafe, buffo perchè un po' negozio nikon un po' bar con wifi (che funzionava a tutti tranne che sul mio ipod!). Ma siamo stati fermi assai poco, volevo rivedere Covent Garden di giorno e poi via verso la City... ma questo magari in un prossimo post!
Bye bye!

2 commenti:

Claudia Casu ha detto...

^_____^

Anonimo ha detto...

Come mi piace leggerti/vi così soddisfatti e finalmente un pochino meno affetti da nipponostalgia!!! Proprio contenta. See you tomorrow, guys....

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