Il Paese dei Balocchi

Sono cresciuta in una famiglia laica e ho sempre pensato di potermi definire atea.

Da oggi posso dire che credo.
Credo nelle favole.
Sì, credo in quei simboli profondi che ci arriva dentro, che toccano il nostro profondo, la nostra Anima, il nostro Es, o in qualunque modo la vogliate chiamare, quella massa di energia vitale che anima ogni singolo e l'universo intero.
Le favole ci arrivano dentro e nemmeno ce ne accorgiamo. Si insinuano dentro di noi e non le cacciamo più. Mai più, per fortuna!

Credo in Biancaneve, che accudisce amorevolmente i suoi nani fino all'arrivo del Principe Azzurro, credo nella sua strega con lo specchio.
Credo in Pinocchio e nelle suo bugie, nel desiderio di crescere bambino.
Credo nello Spaventapasseri e in Cuordileone del Mago di Oz, in Doroty e le sue scarpette rosse.
Credo nelle sorellastre di Cenerentola, nella Bestia e nella Bella.
Credo nell'Amore e in quella favola bella che è diventata la mia vita insieme a te, Amore Mio.

Questa sera, ripercorrendo il binario dell'Eurostar sui nostri passi, credo.
Credo nel nostro mondo, mio e tuo, nostro e di tanti altri innamorati, che come noi animano questo binario del treno diretto a nord, che si salutano ogni domenica sera per ritrovarsi, immancabilmente, in ogni minuto, nei loro cuori.

Ps. IO, a quel binario c'ero, eccome! ...non lo lascio uscire solo dalla stazione, a quell'ora di notte, uno che ti legge Tondelli ad alta voce e che ti dice: "No, quello te lo leggo io!".