


...e dalla Vigilia al Natale è stato tutto un passare di tavola in tavola, di casa in casa, abbinandoci periodicamente un movimento lento di mascelle, forchette e cucchiai! Gustoso, allegro e divertente! Abbiamo fatto una sosta anche a Prato, il cui centro storico è effettivamente unico e delizioso, soprattutto semi deserto com'era la mattina di Natale. Abbiamo fatto una scoperta interessante, la Parrocchia di Santa Maria delle Carceri, nella bella chiesa cinquecentesca dei Da Sangallo ha una folta comunità, che quella mattina era tutta stipata in piedi dentro la chiesa a sentire la messa cantata. Una folta comunità, sensibile alle necessità delle funzioni in lingua per gli immigrati: programmate funzioni in russo, ucraino, polacco e altre lingue.
...e dato che non c'è Natale tradizionale senza presepe, anche se non c'è la forte tradizione napoletana, siamo riusciti a scovare un presepe assai originale: un allestimento complesso che ti conduce dall'annunciazione fin dentro la natività!
Per Santo Stefano siamo andati a cercar la neve in quel di Vinci, a godersi il bel Museo Leonardiano, la splendida Piazza di Mimmo Paladino oltre all'ottimo pranzo al Borgo Allegro subito lì vicino. Una cucina toscana rivisitata in modo assai piacevole.
Per concludere in bellezza questi importanti giorni la festa e vedere di porsi positivamente con l'inizio imminente del solito tran tran ci siamo anche concessi una visita da tempo rimandata all'importante mostra su Bronzino che si svolge a Palazzo Strozzi fino al 23 gennaio: "Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici". Un ottimo allestimento che valorizza molto la splendida e completa raccolta del grande pittore della Corte Medicea del Gran Duca Cosimo I. Sono esposte opere proveniente da varie parti del mondo, non solo quelle presenti agli Uffizi. In più, lo sforzo dei curatori, estremamente riuscito, è quello di calare i visitatori nel contesto di vita dell'artista: si passa per la bottega del Pontormo ad Empoli, per gli anni dentro la Certosa del Galluzzo per proteggersi dalla peste e per dipingere le lunette che anticiparono il Sacco di Roma, passando per il periodo pesarese, fino agli anni alla Corte di Cosimo I e al dibattito su quale fosse "l'arte tra le arti".
La mostra è aperta fino al 23 gennaio... e quando siete lì, non scordate una sosta/assaggio dal Procacci: locale storico in via Tornabuoni dai superbi ed indimenticabili (anche per il prezzo!) panini tartufati!

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