lunedì 20 luglio 2009

Oggi, 8 anni fa.


Il 20 luglio del 2001 iniziavano le violenze sui manifestanti del G8 di Genova.
Ci furono le cariche al corteo che marciava pacificamente, mentre i cosiddetti black block agivano indisturbati.
E poi gli odiosi atti di tortura fisica e psicologica alla caserma di Bolzaneto.
L'omicidio di Carlo Giuliani.

Sabato 21 le violenze non si fermarono.
Non si fermarono gli abusi di Bolzaneto con i poliziotti che inneggiavano al fascismo e nessuno poté fermare l'assalto alla Scuola Diaz.

Secondo Amnesty International fu la più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale.

In quei giorni a Genova c'erano centinaia di telecamere e giornalisti provenienti da tutto il mondo.
Fu un evento immenso ed eccezionale. E forse per questo le forze dell'ordine persero il controllo della situazione e il controllo sulle proprie azioni, in una catena di reazioni violente ingiustificate e palesemente illegali. Infierorono sui feriti sdraiati a terra, esercitarono violenze fisiche e psicologiche sui fermati, costruirono prove false per giustificare l'incursione criminale della Diaz, dove picchiarono alla cieca e 62 persone finirono al pronto soccorso, 28 furono ricoverate, 3 con prognosi riservata.
C'erano 93 persone quella notte alla Diaz. Erano lì per riposare.

I dirigenti di allora non sono stati rimossi. La cultura che portò a quelle violenze non è nata con il G8 di Genova. E lì non è ragionevolmente morta.
Ma giornalisti e telecamere non possono essere ovunque, in ogni momento.

E non abbiamo nessuna garanzia che tutto questo non accada di nuovo. Non abbiamo nemmeno la possibilità di sapere se alcune di quelle violenze, in scala certamente minore, magari al buio di una caserma, si stanno, in questo momento, ripetendo.

2 commenti:

la francese ha detto...

...fu il giorno in cui persi la fanciullesca convinzione che le forze dell'ordine difendono i buoni dai cattivi.

Baol ha detto...

Io ho postato il mio ricordo (triste) come al solito

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