martedì 16 dicembre 2008

Torino, la pioggia e noi. Chi c'è da Muji?

Lei mi dice: entriamo e cerca un viso che conosci. Son giorni che mi ripete che a Torino ci sarà una sorpresa. Io ho fatto dei nomi, in fondo non son poche le persone care in quella città, anche se poi, a ritrovarsi è sempre difficile. Io, dentro al Muji di via Garibaldi, in quella folla da acquisti natalizi, mi muovo con fatica aguzzando la vista e in realtà mi focalizzo sul ricordo del volto di una persona in particolare, quella più plausibile, per essere una sorpresa, un'amica di blogging.

Ma nemmeno al piano di sopra riconosco quel volto, in fondo visto una sola volta, in un amabile pranzo sul preappennino bolognese.
Torno di sotto, dalla scala nel fondo guardo la Francese che è rimasta all'entrata. Scuoto la testa.

Il weekend a Torino è un continuo camminare, mangiare e qualche volta spendere. La Francese mi ha preso una bella stilosa e giapponese borsa da viaggio e per sé un paio di stivali.
Sabato sera mettiamo finalmente piede alla Vache qui rit (che lei pronuncia La vascherì), dove, a dispetto di un vago gusto kitch nell'arredo, hanno raggiunto un raffinato equilibrio da cucina "Regno di Sardegna", un felice connubio cavouriano tra Piemonte e Terra Sarda, che suonerebbe un po' stonato, se non fosse che questi signori sanno perfettamente il fatto loro. 5 stelle e complimenti allo chef.

E domenica è un lungo giro sotto la pioggia che ci porta al treno delle 5. Pdl, amica e collega di un tempo al Talmone per un marocchino veloce, le parole che escono un po' arrugginite dopo tanto tempo, il suo principe Amedeo e la voglia di vedersi che ha prevalso sul tempo che strangola.

E nemmeno stavolta, no. Neanche questa volta a Torino, nonostante il tempo non invitasse ad altro, non siamo andati al museo del cinema.

Ma la sorpresa c'è stata, oh se c'è stata. Abbiamo bevuto una cioccolata in una libreria-bar, di quelle che fioriscono in questa città che ormai si dà arie di grande capitale della cultura. Era in mezzo alla strada, davanti a Muji, ma fuori, a cercarci con lo sguardo e alla fine l'abbiamo trovata.
Tornerò alle cure della creatura, lo prometto.
E presto, molto presto. E' una promessa, Sdrucciolina.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

speriamo non sia promesse da marinaio! :)
e poi che c'è che non va nella mia pronuncia della Vascherid? :)

ps. le scarpe le ho comprate per necessità, male ai piedi, il mio è un natale austero! infatti stasera ho mangiato anche per domani, così risparmio!
bacini amore
notte

Sdrucciola ha detto...

Guarda che ci conto!! E' stato bello vedervi, bisogna replicare con più calma!!

zazie ha detto...

mi sa che ci sono stata alla Vascherid, ci andavo spesso a Torino qualche anno fa, e` un posto che mi piace molto e che e` legato ad alcuni cari amici.

Massimiliano Fattorini ha detto...

Tantissimi auguri di un felicissimo e bellissimo Natale!!!

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