venerdì 7 dicembre 2007

Ayatollah a Roma

L’Italia come l’Iran: i gay non esistono.

Di solito noi qui ci occupiamo di ricette, viaggi, film, libri, carezze e sdolcinatezze che riguardano la nostra condizione di accecati dall’amore.

Oggi no.

Noi abbiamo circa trent’anni. Nathan è maschio e La Francese è femmina. E siamo innamorati. Abbiamo entrambi un lavoro, siamo bianchi e di nazionalità italiana. Rappresentiamo la maggioranza di questo paese. E questo ci conforta, ci permette di non esporci alle possibili offese di chi non crede che la diversità sia un valore.

Il decreto sicurezza passato ieri sera al Senato contiene norme che difendono il nostro vivere quotidiano. E’ un decreto nato dalle ondate emotive delle ultime settimane, dai crimini cavalcati dai telegiornali. Quelli, sia chiaro, che le redazioni ritengono di dover amplificare, quelli che fanno vendere più copie, più pubblicità, quelli che arrivano direttamente alla pancia, che fanno sensazione, creano paura.

Sia chiaro, si tratta dei crimini che le minoranze compiono contro qualcuno di noi, la maggioranza degli italiani, bianchi, con un lavoro, una vita normale e rispettabile.

Una certa parte della sinistra, quella più moderata, è convinta che tali norme siano necessarie, almeno per porsi lo scopo di non lasciarne in seguito l’iniziativa alla destra, di solito così attenta alle istanze più repressive e populiste.

Su questo clima s’innesta il decreto approvato ieri in Senato con voto di fiducia. Un decreto che scaturisce dalla convinzione che gli stranieri compiono i loro lunghi e pericolosi viaggi al solo scopo di violentare le nostre donne, rapinare i nostri anziani, sfruttare i loro bambini (ma i pargoli sono di tutti).

Forse per bilanciare questa impostazione generale e per un inveterato principio di equilibri e misure che fa di un sistema una democrazia, in questo stesso decreto era stata inserita una norma contro le discriminazioni e le istigazioni a discriminare chi maggioranza non è.

Ebbene. Sappiamo che la tradizione cristiana, per dettato evangelico, è fatta di carità e di accoglienza nei confronti di chiunque, siano stranieri o italiani, bianchi, neri o gialli, cattolici, protestanti o mussulmani.

Ma non si chieda a un esponente del cattolicesimo Ratzingeriano di avallare una norma che sanzioni le offese nei confronti degli omosessuali. A loro, i gay, la Senatrice Binetti non riconoscerà mai lo status di minoranza. I gay, per la Binetti, semplicemente non esistono. In Italia, come in Iran (a sentire le dichiarazioni del presidente Ahmadinejad alla Columbia University) non ci sono gay. Per loro, i Teodem, non si tratta che di elementi deviati, malati, da recuperare a una sana sessualità o da preservare nella castità dai i loro atti contro natura.

Il decreto infine è passato, senza il voto dei senatori Andreotti e Binetti (e di Turigliatto, ma per motivi opposti). E con esso, per il meccanismo del voto di fiducia, anche gli articoli anti-omofobia. Subito dopo il voto, il ministro Chiti si è premurato di comunicare all’aula che questi verranno eliminati, “perché su questo punto la maggioranza non c’è”.

Sembra chiaro. La maggioranza difende la maggioranza. Esattamente come in Iran. Loro, i sodomiti, li giustiziano sulle piazze. Ma in Italia la pena di morte non esiste. Ci dobbiamo limitare allo sbeffeggio, la battuta, le barzellette, gli strali dal pulpito di una chiesa. Per la maggioranza di questo Paese i gay non hanno nemmeno il diritto di non essere insultati. In fondo sono solo dei malati, anzi non esistono.

9 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

Hai toccato un punto mooooolto dolente credo...

Anonimo ha detto...

dici?
sinceramente trovo strano che su questo punto non si riesca a trovare un accordo a livello politco istituzionale.
Tra qualche anno saremo l'unico paese europeo in cui le unioni tra persone dello stesso sesso non sono regolate da apposite leggi.
non voglio fare il radicale, ma trovo che sia fondamentalmente una barbarie privare dei fondamentali diritti civili chi si è trovato a non poter condividere con la maggioranza una scelta di eterosessualità.
Chi e che cosa verrebbe danneggiato da una riforma che vada in questo senso? Solo un presunto principio di moralità sociale? Oppure?
Non so, davvero, spesso mi trovo a pensare quanto sia banale la questione del riconoscimento dei diritti.
E non capisco. Non capisco quale sia questo "forte principio" che ancora prevale nel negarli.
E mi convinco sempre di più che sono i moderati (o che almeno così si autodefiniscono) i veri estremisti dell'ideologia, perché è più lontana da loro la capacità di saper affrontare le necessità di una società in mutazione in nome di principi che più hanno a che fare con una fede rivelata che con il ragionamento.
Ecco perché ho voluti paragonarli provocatoriamente agli estremismi religiosi di lontani paesi, dove il potere è in mano a che dichiara di esercitarlo in nome di Dio e di precetti che risalgono alla notte dei tempi.
Esattamente come la senatrice Binetti e maggior parte degli eletti che in Italia si dichiarano ancora "democratici" e "cristiani"

Baol ha detto...

Mi viene il vomito triste.
Viviamo in uno stato in cui i reati sono compiuti per l'80% da italiani contro italiani ma fa più rumore il reato compiuto da una minoranza. Le donne vengono picchiate e violentate per la maggioranza in casa da parenti, coniugi e amici...italiani!!!
Mi sono rotto di questo razzismo strisciante che, comunque ci porteremo sempre dentro.
Quanto ai gay beh, ripeto, non ho parole e mi viene il vomito triste...
ciao ragazzi vi bacio e abbraccio

Anonimo ha detto...

Nathan grazie a Lafrancese vi ho scoperti e scovato, ho letto con ingordigia i vostri articoli (il voi è inteso pluralesco, tzè), però a me pare che su questo ultimo post si pecchi un pochino di ingenuità.
Cosa ti aspettavi da un governo che ha la tolleranza soriona verso un suo membro che va a raccattà travestiti e poi nega i diritti civili. e per diritti civili io non intendo solo qelli dei gay, ma ci sarebber anche qelli degli exstracomunitar, dei lavoratori in nero, dei massacrati ingiustificatamente dalle forze dell'oridine.
vogliamo forse parlare dei motivi che hanno indotto a votare contro la commissione sul G8? vogliamo fare il punto della situazione sul programma che si è votato?
i gay, per quanto sia un problema che mi irrita e mi mette a disagio, per ls stupidità dei parlamentari, è solo una goccia in questo che sta diventando un oceno di malessere.

piesse
sai che proprio oggi ho visto "Nella valle di Elah"? dopo aver letto la vostra rece io direi di lanciare un appello in rete, per appendere anche noi la bandiera al contrario.

fiordisale

Anonimo ha detto...

opppsss

ho le batterie della tastiera scariche, pardon x i refusi....
potessi li correggerei

fiordisale

Nathan ha detto...

Cara Fiordisale,
grazie per il tuo passaggio!
L'ampiezza della gamma dei diritti civili è, come scrivi tu, decisamente più vasta della sola questione dei diritti dei gay. L'occasione per il post che abbiamo pubblicato è stata quella del voto di fiducia sul decreto sicurezza che comprende in sé la norma anti-omofobia. Ed è evidente che, per l'economia di un misero post su un blog, scrivere di tutti gli argomenti da te enunciati non sarebbe stato utile né convincente. Se poi vogliamo parlare di coerenza di questo governo, credo che occorra cercare di non peccare di strabismo. Il Governo Prodi ha almeno due linee politiche (a volte contrapposte) e la sua difficoltà sta proprio nel doverle conciliare. Dal mio punto di vista (e la mancata istituzione della commissione sul G8 lo rafforza) le riforme e la governabilità sono frenate, se non rese impossibili, dalla componente centrista. Sono infatti i "moderati" della coalizione che hanno impedito l'istituzione della commissione che citavi, impedito la regolarizzazione delle unioni civili, una reale riforma del welfare, una svolta concreta sulla politica dell'immigrazione della sciagurata Bossi-Fini.
Troppa carne al fuoco, per un post senza pretese come il nostro.
a presto

Anonimo ha detto...

Grazie!
Mi piace questo blog!
Soprattutto perchè anch'io sono una innamorata girovaga...

La Francese ha detto...

ciao fiordisale! ciao Raccontidelfrigo! benvenute :-)

Anonimo ha detto...

Un post molto bello, e viene proprio da chiedersi come possa certa gente essere contraria ad una legge contro le ingiustizie, a prescindere di dove sia stata inserita (che scusa assurda quella di dire che non può stare in un pacchetto sulla sicurezza, una legge che afferma principi contro la discriminazione può stare ovunque).

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