di Alberto GarliniMondadori
Se gli anni Novanta sono stati il terreno di coltura dei più disparati epigoni del fenomeno che va sotto il nome di Pier Vittorio Tondelli, il decennio che stiamo vivendo è stato spesso all’insegna di un revisionismo, in senso riduttivo, dell’intimismo viscerale inaugurato dallo scrittore di Correggio.
Si è parlato e scritto di espressioni letterarie che non sapevano superare il contorno del proprio ombellico, di un’ondata di giovani (apprendisti) scrittori talmente incatenati ai propri fremiti giovanili da non saper andare oltre la riproduzione di se stessi, del proprio minuscolo mondo, di un fin troppo ingenuo autobiografismo.
Insomma, la forza di quella scrittura nata alla fine degli anni ’70 con Altri libertini e culminata nella controllata potenza di Camere separate sembrava definitivamente esaurita.
E abbiamo dovuto aspettare il 2007 e tornare a stupirci, finalmente, con il nuovo romanzo di Alberto Garlini. In Tutto il mondo ha voglia di ballare incontriamo Roberto e i suoi amici Riccardo e Chiara, bambini negli anni Settanta, ragazzi negli Ottanta, la loro ricerca d’identità, la rincorsa ad un posto nella maturità. E troviamo Franco e Graziella, i genitori di Roberto, ed Enrico, li seguiamo nei percorsi delle loro ambizioni, i successi professionali, la malattia. Ma soprattutto ci troviamo di fronte a Pier, lo scrittore che qui è personaggio, che qui s’innamora e si strugge, qui vive le sue contraddizioni di uomo. Entriamo nella sua vita, in quella sua commistione di opere e vissuto, attraverso gli eccessi di Altri libertini, i contesti di Weekend postmoderno, i giochi amorosi di Pao Pao, le suggestioni di Rimini, il passaggio all’età adulta di Camere separate.
Garlini cala in profondità la sua lente sui personaggi, ce ne fa rivivere le pulsioni con una scrittura controllata e allo stesso tempo carnale, ci fa scivolare lo sguardo sulla pelle dei personaggi, posare le mani sui ventri da cui nascono le emozioni, sentire la consistenza dei muscoli che si contraggono nelle sforzo di vivere. E lo fa secondo la migliore lezione di Tondelli, lo fa applicando alla narrazione una scrittura meticolosa, con una voce che quietamente soffia sui destini e scava nell’intimo come se entrasse nelle profondità della terra.
Ma in questo libro c’è anche un respiro più ampio. Ci sono i luoghi (da Parma a Barcellona passando per Rimini, Firenze, Mantova, Ibiza), le discoteche, la droga, l’edonismo di quella breve stagione di ottimismo, le carriere. E c’è un intreccio di personaggi e di storie che ricorda tradizioni letterarie che non si direbbero tipicamente italiane, una varietà di percorsi che partono dal microcosmo del singolo e che si allargano a disegnare un affresco storico-sociale.
Tutto il mondo ha voglia di ballare è un romanzo intimista e corale allo stesso tempo, che valica i confini di una scrittura ripiegata su se stessa e sul mondo intorno all’ombellico, aprendo uno squarcio sulle luci e gli insuccessi degli anni Ottanta.
9 commenti:
amore, tesoro, buccina di pomodoro?? li ha messi nel valigino vero i miei libri e questo? altrimenti cosa facciamo questo week end?
lo sai... il tempo si sta rannuvolando!
oh sì,
ho messo anche un bianco, un rosso e un passito (tutti dai vigneti più alti d'Europa) per l'aperitivo, il pranzo e il dolce che mi preparerai domani :-p
pretenzioso il ragazzo!
e stasera? non indovinerai mai cosa ti ho preparato!
ihhihiih
Buon week-end ragazzi!
Quando avete qualche giorno in più di vacanza vi suggerisco l'entroterra di Rimini che è pieno di borghetti molto carini...
Silvia :-)
grazie Silvia!
studieremo la zona.
buon weekend amoroso anche a te!
Bè se poi avrete bisogno di suggerimenti sarò molto contenta di darvi qualche dritta!!
Silvia
ciao Silvia!!
uhm che bello sarebbe, io no conosco molto la zona, ho girato un po' di più le marche perchè ho un'amica a Pesaro, quindi lì nei dintorini... solo per la piadina e i crescioni!!
slurp!
ciao buon week end anche a te!
ma sempre a mangiare pensi?
IO? si perchè te no?
leggi il tuo secondo commento?
aperitivo pranzo e dolce!!
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