giovedì 7 agosto 2008

...dei miei stivali!

Scarpe e Calzini Multicolor
Tokyo, nei pressi dello Yoyogi-Koen

Prendo spunto da questo articolo di Repubblica per rompere il silenzio da ritorno a casa (come giustamente ha sollecitato Kazu) per raccontarvi una delle mie (banali) osservazioni nel Paese del Sol Levante:
i Giapponesi portano le scarpe larghe!

Eh già, non portano le scarpe precise come si usa portare qui, misurate come ci ha insegnato la mamma premendo il dito sul pollicione, con la pelle avvolgente il piede. No no. Ho visto molte persone in Giappone, e qui mi prendo la facoltà di generalizzare, che portano le scarpe tali che il piede gli balla all'interno.
Non solo incravattati uomini d'affari che in un lesto secondo se le sfilano per stare più comodi sul treno, ma anche signorine con panterato e oscillante tacco dodici, a far muovere le candide appendici all'interno della pelle griffata del decolletè o sfilarle velocemente per una grattatina al polpaccio!

E non solo, nella mia nevrotica osservazione di ciò che potevo osservare, ho notato che molto spesso le signore portano le calze, e non solo per una questione di moda, ma quasi per l'inconcepibile possibilità di stare senza. Inoltre, ho notato frequentemente persone che indossavano con disinvoltura scarpe invernali, nonostante i 40 gradi all'ombra e il 100% di umidità!
A tutto questo aggiungiamoci la molteplicità di punti vendita e soluzioni per calzini e calzettoni e pedalini vari: con alluce separato (ho scoperto chiamarsi "tabi" 足袋) o tutti i ditini, fantasmini o calzettoni al polpaccio, a righe o pois, di pizzo o cotone, solo punta o solo tacco, addirittura, e l'ho comprato, solo fascia per i sandali estivi!

A quel punto anche quei due neuroni che mi ritrovo si sono messi in moto ed hanno ricollegato tutto ciò all'uso di togliersi le scarpe in casa e nei locali pubblici. Scarpe ampie, facili da sfilare per rincasare o per entrare nei ristoranti dotati di sale con tatami.
Piedi protetti con calzini multicolor o collant per non entrare scalzi e rispettare la propria e altrui igiene.

Questo un po' di breve social gossip, in attesa che a Nathan passi la sonnolenza da jet lag.
Scappo, ho una missione da compiere: il gelato al matcha!

15 commenti:

Claudia Casu ha detto...

A metà post ero già pronta per partire con la mia risposta illuminante e... bravissima ^^
Io che amo smisuratamente le scarpe e ne ho di ogn genere, ma rigorosamente della mia taglia, in Giappone subisco diversi ridolini sul genkan, mentre impiego secondi e secondi per riallacciare fibiette o laccetti... :D

Anonimo ha detto...

ehehe lo abbiamo sperimentato anche noi in un ristorante, mentre i ragazzi che erano seduti e ci hanno lasciato il posto hanno fatto in un nanosecondo a rimettersi le scarpe a noi dalle ginocchia occidentali ci è voluto un sacco di tempo per toglierci le scarpe da ginnastica e metterci a sedere :)

la quantità di negozi di scarpe e calzini è entusiasmante!

Anonimo ha detto...

Eh, eh, quando sono in Giappone infatti cado in preda all'acquisto compulsivo di calzini, soprattutto quelli con il pollicione diviso! ^____^ Per la taglia delle scarpe, se quelle in "stile occidentali" spesso le prendono ampie, per i sandali infradito tradizionali, invece, è considerato esteticamente più gradevole se il tallone sporge un pochino... cosa che d'altronde è inevitabile per quasi tutte noi "gigantesse" occidentali, visto che in Giappone è difficile trovare calzature femminili che vadano oltre il 38.

Claudia Casu ha detto...

Stefy:
il problema è che il mio 37 non esiste, ma si trasforma magicamente in un LL...
È proprio il caso di dire: evviva il Made in Italy ^^

zazie ha detto...

Immagino avrai notato anche con quale "grazia" camminano con quelle scarpe larghe soprattutto se abbinate al tacco 12. ^-^;
Una cosa che mi ha molto stupito e' che molte di queste scarpe, sono "sbilanciate", con una specie di apertura nel lato interno. Mi sono sempre chiesta se fossero pensate apposta per essere scalzate velocemente o per favorire la camminata storta. :-)

Anonimo ha detto...

ho rinunciato a comprarmi gli infradito da riportare a casa! mi piacevano quelle con la suola bianca e i nastri rossi, come i monaci dei templi, ma nell'unico negozio dove le ho viste in vendita mi hanno detto che aveva solo taglie da bambino, e le altre, nei negozi turistici, mi stavano tutte piccole. La ragazza del negozio intendeva prendermi la misura del piede con il centimetro, l'ho impedito, non lo voglio sapere il valore in centimetri della mia fetta di piede!

bisogna essere acrobati per dondolare così graziosamente sul tacco 12 e sante per sopportare le calze con quelle temperature!

Claudia Casu ha detto...

Zazie:
ahahah intendi dire queste, verooo?
http://bp0.blogger.com/_pRrgVOeyl_Q/Rs3IOplbV3I/AAAAAAAAAgE/P3mVpj8kx58/s1600-h/IllFittingShoes.jpg
La Francese:
sei ancora nella fase in cui quel dondolare è grazioso, io dopo un po' confesso che le odiavo... ^^

Anonimo ha detto...

Oh, io non son neanche venuta a darvi il "bentornati", che maleducanza!
Comunque per tutto il tempo che eravate via, non vedevo l'ora che apparisse il vostro feed con le fotine nuove...è stato divertente seguirvi ;-)

PS: LaFra, ma il gelato al matcha ora te lo fai da sola? Se ti vien bene me lo dici anche a me come si fa? Hai mai provato una cosa tipo il frullato ghiacciato (sempre al matcha)? Bbbbono dev'essere anche quello: io ho una ricettina da qualche parte ma non ho mai provato...

Anonimo ha detto...

ho preso la gelatiera con i punti esselunga, ieri ci ho provato con lo yogurt, non sembrava male... un po' dolce forse!

ho riportato una quantità di tè che mi potrebbe bastare per decenni!

per il gelato ho comprato una soluzione solubile in acqua fredda, tipo per granita, ovviamente le proporzioni dietro sono scritte in giapponese e siccome sono frettolosa, non ho certo voluto chiedere in rete... ;) sto sperimentando!

Anonimo ha detto...

puoi dire a quel pigrone di darsi una mossa? e che diavolo... manco se fosse stato in Giappone :D

zazie ha detto...

Kazu: si' tipo quelle della foto, anche se a volte l'apertura non e' completa, solo a meta'
Francese: anche io, come Kazu, ho superato subito la fase del "dondolare grazioso" per passare a quella "se questa non si muove a fare le scale che sono di fretta le rifilo un calcio negli stinchi" e simili.
Penso che la commessa ti volesse misurare il piede in cm, perche' i giappone le misure delle scarpe sono in cm. Io per esempio porto un 23.5- 24, che corrisponde a un 37.5-38 in Italia (dipende dalle scarpe)

nicolacassa ha detto...

Quando attendevo il volo per Tokyo, a Roma, ho notato che tutti i giapponesi presenti avevano tolto le scarpe: sembra proprio che odino stare con le scarpe!!

Marco Crupi ha detto...

Ciao, nel mio blog si sta lavorando a un progetto denominato "Copione teatrale Open Source" è un lavoro per chi ama la creatività e mi piacerebbe se partecipassi anche tu, passa a dare un'occhiata e fammi sapere.

questo è il link del blog:

http://teatroopensource.blogspot.com/

Ciao e a presto spero ;)

p.s.

O in alternativa se vuoi possiamo fare semplicemente uno scambio link

nonsisamai ha detto...

francesina! mi dimentico sempre di dirtelo: adoro le tue foto dal giappone! :)

Anonimo ha detto...

grazie cara, sempre un piacere ricevere un complimento, soprattutto in quest'ignobile giornata di lavoro! :)

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