domenica 13 gennaio 2008

La Francese è partita



L’ho accompagnata in pianura dopo una giornata di coccole e passeggiate. Ci siamo lasciati alle spalle la corona di montagne che circonda la mia casa e l’ho guardata salire su quel treno per Milano. Delle nevicate di questi giorni non c’è traccia in questa cittadina a un’ora di macchina dalle montagne. Quaggiù non c’è l’incantesimo della neve che si accumula sui prati e contorna i rami spogli degli alberi da frutto. L’incantesimo, invece, è ancora nei suoi occhi. Quello che ho visto nello sguardo mentre guardava i fitti fiocchi che cadevano tra i vicoli del paese e nelle mani mentre armeggiava in cucina per l’arrivo di due ospiti speciali. E la luce di questa mattina che si rifletteva nei suoi occhi lungo la strada percorsa a piedi, ombreggiata da un cielo ancora nuvoloso e dalla mestizia di un annuncio arrivato da lontano. La gioia di essere insieme quassù e il rammarico di non poter essere là, con quei cari che potrebbero avere bisogno delle sue parole o anche solo di un abbraccio silenzioso. La cena di ieri sera, in quella trattoria aperta solo per noi, sopra le luci della città, le nostre parole sussurrate, il rumore di piatti dalla cucina. E quel film così stucchevole e moralista, i miei giudizi tagliati con l’accetta dentro la macchina.
C’è un incantesimo nel viso che mi saluta dal finestrino della carrozza affollata. Lo porto con me lungo l’autostrada, sulle strade che risalgono le montagne, dentro la casa in cui lo custodirò. Fino a venerdì.

3 commenti:

Nathan ha detto...

Sono le 22,04.
In questo momento, col solito ritardo a dispetto degli aumenti tariffari, l'Eurostar sta entrando nella stazione di Santa Maria Novella. A oltre 450 Km da qui.

La Francese ha detto...

amore, ti voglio bene lo sai?!

Nathan ha detto...

lo so! :-*

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