Febbre B&B day, due notti al prezzo di una, io e la Francese abbiamo aderito. Sant’Ambrogio, Brera (la Pinacoteca), il Cenacolo Vinciano, la Francese entra in fibrillazione. A Milano, a Milano! Città comoda per me, comodissima per lei, con il treno o la corriera, col mezzo pubblico, una volta tanto, per leggere, chiacchierare con avventori di seggiola, dormire, evitare l’uggia della code in autostrada, per fare un fioretto in favore dell’ambiente e del portafoglio (che soffre, soffre tanto ultimamente).
Ma è una febbre alta, altissima. Mercoledì chiamo un BB, esaurito, ne chiamo un altro, esaurito, un terzo, tutto pieno. Uffa, che temperamento, il mio, mi scoraggio subito.
Ci riprovo il giorno dopo, è già giovedì, per il venerdì. Scopro che il sito permette di mandare a tappeto email su tutta la città, faccio piovere richieste di disponibilità su decine di strutture, vediamo che succede. E poi ne trovo uno, per caso, e chiamo. Risponde una voce assonnata, dopo lunghi squilli, mi dice sì, tutte le camere sono libere (ma come?), costano 120, posso scegliere quella che voglio. E scelgo, mando l’email indicando la camera che mi piace (costerebbe 100, c’è scritto, mah). La risposta dice:
Ma è una febbre alta, altissima. Mercoledì chiamo un BB, esaurito, ne chiamo un altro, esaurito, un terzo, tutto pieno. Uffa, che temperamento, il mio, mi scoraggio subito.
Ci riprovo il giorno dopo, è già giovedì, per il venerdì. Scopro che il sito permette di mandare a tappeto email su tutta la città, faccio piovere richieste di disponibilità su decine di strutture, vediamo che succede. E poi ne trovo uno, per caso, e chiamo. Risponde una voce assonnata, dopo lunghi squilli, mi dice sì, tutte le camere sono libere (ma come?), costano 120, posso scegliere quella che voglio. E scelgo, mando l’email indicando la camera che mi piace (costerebbe 100, c’è scritto, mah). La risposta dice:
Buongiorno Nathan, il prezzo per la camera Africa è di 140 euro per aver aderito all'offerta bbday. Oppure di 120 euro per un altra suite matrimoniale normale. Cordiali saluti.
Eh? Che significa? E che offerta sarebbe? Sembra quella storia dei saldi: prima aumento il prezzo e poi ti faccio lo sconto.
Che si fa, Francese? Lasciamo perdere Milàn (capitale morale?), lasciamo perdere il B&B day, se le cose girano così, facciamo che vengo da te, le dico, facciamo che fisso l’Eurostar, e incrocio le dita per le coincidenze. Ma è già giovedì, solo posti di prima classe per il finesettimana. E va bene che ci saranno le hostess accessoriate di sorriso e gentilezze (o gli stuart?) e va bene che nella mia rozza fantasia in prima classe ti servono champagne in coppe di cristallo, ma 28 euro di sovrapprezzo mi fanno salire il budget a quello che mi ci vuole a venire in auto (che stress l’amore che non concede pause) ma perdendo molto, molto più tempo.
Cambiamo destinazione allora, email a tappeto su tutto il levante ligure. E la risposta giusta arriva.
La Corte Paganini, un bilocale tutto per noi, con doccia king size (eeeh), attrezzato di cucina e pentolame, arroccato sul romantico appennino alle spalle della Spezia. Uhm…
Fisso, sì, 80 euro per due notti, ottimo, viva il bi-en-bi-dei! E lascio che la casella di posta si riempia di messaggi sulle disponibilità dell’ultimo momento: ultima camera! si affretti a confermare!
La Spezia, la Francese risale col treno, io scendo in macchina, il telefono in una bufera di proposte per un soggiorno milanese in offerta (ma che ho scatenato?). E, come sempre, arriva prima di me, due ore di viaggio per lei, tre per me, più una mezz’ora di zigzag tra i sensi unici del centro della Spezia. Alle 20 la Francese è davanti alla stazione, senza cappello e senz’occhiali (le piace assecondare i miei gusti) con il suo valigino e le labbra prenotate. Ci siamo. Amore!
Si va, dopo i saluti che si possono immaginare a questo punto, usciamo dalla città in direzione Genova, la Francese che s’improvvisa navigatrice con un itinerario stampato dal sito di Corte Paganini. “Località la Foce, era di là”, “che?”, “dove ci porta questa galleria? qui s’arriva a Genova senz’uscite intermedie, dovevi prendere per la Foce”, sostiene che ho sbagliato. E visto la sua insistenza me ne convinco anch’io. Dopo un paio di km, all’uscita dalla galleria accosto in una piazzola e chiamo la proprietaria dell’appartamento. “Credo di aver sbagliato strada, abbiamo appena superato una galleria lunghissima, con grandi ventole per l’aspirazione dei gas e le vie di fuga in caso d’incendio, arriviamo dalla Spezia, siamo molto fuori strada?”.
“Ah, a 100 metri prendete a sinistra e salite per un paio di chilometri in direzione Casté”.
E’ giusto, quindi. Come sono influenzabile…
Allora saliamo tra i boschi, la strada illuminata dai fari che si fa sempre più stretta, le nuvole basse, un paesaggio da strega di Blair, da riccio volpe o cinghiale che ti attraversa rapido, da pazzo armato di accetta che ti si scaglia sul parabrezza.
Ma nessuno di questi imprevisti, purtroppo, rallegra la nostra salita a Casté, un pugno di case in pietra sui monti spezzini, un silenzio di montagna, una luce di luna quasi piena dietro una cortina di nuvole. E una signora che ci mostra il bilocale, la camera ospitale, la doccia che accende le fantasie, la cucina fornita di ogni confort. Riscuote il contante (la moda delle ricevute fiscale si è davvero eclissata) e se ne va dicendo che domenica potremo andare all’ora che ci pare lasciando la chiave sul tavolo.
E rimaniamo soli, le valige e la spesa da portare in casa.
Soli con i nostri sguardi.
Con le nostre mani che cercano l’altro, la bocca nella bocca.
Quiz:
Eh? Che significa? E che offerta sarebbe? Sembra quella storia dei saldi: prima aumento il prezzo e poi ti faccio lo sconto.
Che si fa, Francese? Lasciamo perdere Milàn (capitale morale?), lasciamo perdere il B&B day, se le cose girano così, facciamo che vengo da te, le dico, facciamo che fisso l’Eurostar, e incrocio le dita per le coincidenze. Ma è già giovedì, solo posti di prima classe per il finesettimana. E va bene che ci saranno le hostess accessoriate di sorriso e gentilezze (o gli stuart?) e va bene che nella mia rozza fantasia in prima classe ti servono champagne in coppe di cristallo, ma 28 euro di sovrapprezzo mi fanno salire il budget a quello che mi ci vuole a venire in auto (che stress l’amore che non concede pause) ma perdendo molto, molto più tempo.
Cambiamo destinazione allora, email a tappeto su tutto il levante ligure. E la risposta giusta arriva.
La Corte Paganini, un bilocale tutto per noi, con doccia king size (eeeh), attrezzato di cucina e pentolame, arroccato sul romantico appennino alle spalle della Spezia. Uhm…
Fisso, sì, 80 euro per due notti, ottimo, viva il bi-en-bi-dei! E lascio che la casella di posta si riempia di messaggi sulle disponibilità dell’ultimo momento: ultima camera! si affretti a confermare!
La Spezia, la Francese risale col treno, io scendo in macchina, il telefono in una bufera di proposte per un soggiorno milanese in offerta (ma che ho scatenato?). E, come sempre, arriva prima di me, due ore di viaggio per lei, tre per me, più una mezz’ora di zigzag tra i sensi unici del centro della Spezia. Alle 20 la Francese è davanti alla stazione, senza cappello e senz’occhiali (le piace assecondare i miei gusti) con il suo valigino e le labbra prenotate. Ci siamo. Amore!
Si va, dopo i saluti che si possono immaginare a questo punto, usciamo dalla città in direzione Genova, la Francese che s’improvvisa navigatrice con un itinerario stampato dal sito di Corte Paganini. “Località la Foce, era di là”, “che?”, “dove ci porta questa galleria? qui s’arriva a Genova senz’uscite intermedie, dovevi prendere per la Foce”, sostiene che ho sbagliato. E visto la sua insistenza me ne convinco anch’io. Dopo un paio di km, all’uscita dalla galleria accosto in una piazzola e chiamo la proprietaria dell’appartamento. “Credo di aver sbagliato strada, abbiamo appena superato una galleria lunghissima, con grandi ventole per l’aspirazione dei gas e le vie di fuga in caso d’incendio, arriviamo dalla Spezia, siamo molto fuori strada?”.
“Ah, a 100 metri prendete a sinistra e salite per un paio di chilometri in direzione Casté”.
E’ giusto, quindi. Come sono influenzabile…
Allora saliamo tra i boschi, la strada illuminata dai fari che si fa sempre più stretta, le nuvole basse, un paesaggio da strega di Blair, da riccio volpe o cinghiale che ti attraversa rapido, da pazzo armato di accetta che ti si scaglia sul parabrezza.
Ma nessuno di questi imprevisti, purtroppo, rallegra la nostra salita a Casté, un pugno di case in pietra sui monti spezzini, un silenzio di montagna, una luce di luna quasi piena dietro una cortina di nuvole. E una signora che ci mostra il bilocale, la camera ospitale, la doccia che accende le fantasie, la cucina fornita di ogni confort. Riscuote il contante (la moda delle ricevute fiscale si è davvero eclissata) e se ne va dicendo che domenica potremo andare all’ora che ci pare lasciando la chiave sul tavolo.
E rimaniamo soli, le valige e la spesa da portare in casa.
Soli con i nostri sguardi.
Con le nostre mani che cercano l’altro, la bocca nella bocca.
Quiz:
1) l’amore si fa meglio a stomaco vuoto o dopocena?
2) A questo punto, la Francese si dedicherà ai fornelli mentre Nathan scarica le valige e apparecchia il tavolo, oppure senza nemmeno dirselo si precipiteranno a collaudare la doccia formato famiglia seminando vestiti tra la cucina e il bagno?
2) A questo punto, la Francese si dedicherà ai fornelli mentre Nathan scarica le valige e apparecchia il tavolo, oppure senza nemmeno dirselo si precipiteranno a collaudare la doccia formato famiglia seminando vestiti tra la cucina e il bagno?
6 commenti:
Amore Mio!
sai sempre raccontare in modo unico il nostro fine settimana!
:-)
...voglio evitare di precisare un paio di piccoli pignoli dettagli, pipipi!
qui le precisazioni... (eh eh)
http://www.internetbookshop.it/libro/EQT44G0XWK5G4DL/PEASE_ALLAN_PEASE_BARBARA/PERCHE_DONNE_NON_SANNO_LEGGERE_CARTINE_GLI_UOMINI_NON_SI_FERMANO_MAI_CHIEDERE?.html?shop=1
aaaaaah che fai provochi?!
:-) per una volta che sono stata buona e non ho voluto precisare...
non l'hai merita e allora rivelo:
1) la cortepaganini l'ho trovata io! perchè vedendoti alle perse con l'unico incarico che avevi ho sentito il dovere/bisogno di AIUTARTI :-)
2) io ero l'unica di noi due, pur non guidando, munita di info stradali per arrivare al nostro nido d'amore...
3) entrambe le strade, sia in galleria (scelta da Nath) sia la vecchia statale che avrei scelto io perchè segnalata dall'indicazione loc. La Foce >>> erano valide. La prima nuova aperta da poco, la seconda l'originaria battuta vecchia strada...
pipipi
ci vuole un fisico bestiale per essere innamorati :-)
eh già...
avevo involontariamente sorvolato su questi particolari
:-p
secondo me avete fatto la doccia a stomaco vuoto...
ma l'eclissi di luna l'avete vista a corte paganini???
mi fate venire i sospironi d'amore...
un giorno, se volete, Tino ed io vi molliamo la frollina per un fine settimana (casa e gatti inclusi!) e ci prendiamo il vostro fine settimana romantico?
vi va lo scambio?
forse non è molto equo...
ma solidale, da parte vostra, lo sarebbe di certo...
;-)
sempre post stupendi!
oddio panz! abbiamo margine per una trattativa? per esempio i gatti, possiamo confinarli in giardino?
l'eclissi? c'era davvero un tempo da chiudersi in casa sabato sera, sì sì, a doppia mandata.
e abbiamo cenato molto tardi venerdì, in effetti.
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