giovedì 12 agosto 2010

Rotterdam, la città dell'architettura... e non solo!

Rotterdam. Era da un po' che ci volevo andare, non mi chiedete perché, che non me lo ricordo. Forse perché nel corso di storia dell'arch. 1 era una città che si incontrava spesso per cose assai particolari?!
Infatti "Rotterdam è città di architettura" e lo è realmente, non solo di fama o sui libri di testo. Io come sempre avevo cercato di documentarmi, avevo comprato anche una guida dell'architettura del '900, che però mi sono dimenticata a casa!
Quindi, ho goduto di quello che la città mi ha voluto dare, senza pretese, quello che era in bella vista e che non si poteva non incontrare!

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

...la prima cosa dal quale non si puo' scappare è il ponte Erasmus - Erasmusbrug - e tutto il team di super edifici che ci sono lì vicino! Il ponte è opera dello studio di arch. di Ben van Berkel su quella parte del Nuovo Maas (che se non sbaglio è un braccio del Reno?) che separa il nucleo storico della città dalla parte sud di più recente ampliamento. Per la sua forma e il suo candore viene paragonato ad un cigno. Avrei voluto fare degli scatti migliori, in cui il sole inondava e rifletteva sul grande pilone e faceva vibrale gli enormi tiranti che tengono sospeso il ponte. Ma ahimè, il tempo non è stato clemente e quando usciva il sole ero sempre altrove! Nella parte terminale, verso sud, il ponte si apre per lasciar passare le grandi navi da crociera che ormeggiano proprio lì a fianco. Quando la parte movibile torna in posizione e scatta il verde, dopo l'orda di macchine arrivano le truppe della pista ciclabile che affianca la corsia carrabile! Stupendo! Sembra che i ciclisti siano intransigenti con i pedoni che invadono i loro spazi ma benevoli verso gli scooteristi!

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Oltre il ponte, spazi immensi e popolati di grandi edifici. Abbiamo ripreso fiato e arieggiato le suole presso un edificio del ministero, ammirato il Luxor Theater, istituzione cittadina spostata in questo nuovo edificio di Peter Wilson e camminato ancora e ancora... Siamo giunti fino al New York Hotel, albergo a 4 stelle, nella fabbrica del suo più umile predecessore che ospitava gli uffici della compagnia portuale che portava anime dei migranti verso il nuovo continente. Non so quanto sia comodo per visitare la città, sicuramente lo è per imbarcarsi su di una nave da crociera! Di fianco la Torre Monvideo, opera dei Meccanoo, con la sua M all'apice del 43° piano è stato fino a poco tempo fa il grattacielo più alto dei Paesi Bassi, almeno fino alla conclusione dell'altro edificio sempre a Rotterdam Delftse Poort. Quest'ultimo è in zona stazione centrale, tutt'ora ancora un cantiere! Non vi dico la fatica per orientarsi e capire qualcosa! Oltre lo sgomento per il costo del biglietto da una corsa semplice: 3,50 euro!
Siamo stati un po' a capire se meritasse entrare nell'edificio che non capivamo essere un museo della fotografia o un ristorante, sicuramente entrambe! Io ricordavo che l'edificio era della Coop. Himmelbaud ma visto che sul sito non appare, magari mi son sbagliata!
Il più lontano tra questi edifici, lo abbiamo guardato solo dal retro. Non ce ne voglia Sir Norman Foster, ma il suo World Port Center era davvero lontano!
Sull'altro lato del Erasmusburg c'è un palazzo dai colori del cielo di Rotterdam, grigi blu che degradano verso le persistenti nuvole, molto suggestivo!

La città fu completamente rasa al suolo negli ultimi 5 giorni di guerra dalla Luftwaff. È una condizione che si percepisce benissimo girando per il centro della città: ampi spazi, nessun nucleo medievale, un raziocinio costruttivo post bellico, isolati chiusi e ben definiti dagli edifici, spazi aperti calcolati. Ho trovato una bellissima foto su wiki del 15 maggio 2007 per le celebrazioni dell'anniversario, hanno riprodotto con luci e laser la linea di fuoco del bombardamento.

Rotterdam, City of Architecture

Ops! dimenticavo il palazzo appoggiato di Renzo Piano! ^_^

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Ma la città non è solo la zona del Maas, c'è altro, tanto altro. Come dichiarato all'inizio avevo scordato la guida a casa e lo stop del mio cervello causa ferie mi impediva di ricordare cosa volevo così tanto vedere a Rotterdam.
Poi mentre passeggiavamo per le vie del centro, tra uno snack, un negozio e uno sguardo alle gazzelle, mi è incominciato a battere in testa un ricordo crescente... J.J.P. Oud, architetto olandese, quartieri popolari periferici, il Café de Unie, caposaldo del De Stijl, compare di Rietveld, quello della casa di Utrecht... pensaci uno, pensaci due volte, e gli esercizi di telepatia della Cella, forse hanno funzicato, ecco che appare nel profilo della strada con tutti i suoi infissi colorati il Café De Unie. Peccato una sola cosa. Chiuso.Tavolini abbarcati dentro e nemmeno a dirlo, non visitabile. Sarei stata curiosa di vedere il cesso...

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Ma Rotterdam è anche Scuola di Amsterdam ^_^ l'altra corrente dell'architettura olandese di inizio novecento insieme al De Stijl di cui abbiamo detto qualcosa appena, quando abbiamo visitato ad Amsterdam Het Schip, la Nave del visionario Michel De Klerk
Gironzolando si trovano dettagli architettonici anche molto carini!
Siamo stati molto attenti a non spingerci oltre la zona che guida indicava come "non consigliabile" e che abbiamo immaginato piena di malfattori e tossici dall'aria portuale.

Rotterdam, City of Architecture

Ci siamo concentrati per lo più nella zona centrale tra Hennekijnstraat, Hoogstraat e Witte De Withstraat. Negozi, gallerie sotterranee, grandi magazzini, catene come la mia adorata Dille e Kamille ^_^ e la mitica Hema! Ho trovato un negozietto favoloso in Van Oldenbarneveltplaats, dietro la Borsa e i magazzini De Bijenkorf progettati da Marcel Breuer, che vende roba spassossima per hobby di tutti i tipi. Io mi sono fatta conquista da dei micro gancetti alla francese, quelli che si mettono per fare le gambe snodate ai burattini di carta... qui il sito della casa produttrice.

Rotterdam, City of Architecture

Ma il nostro quartier generale era la grande piazza d'armi tra Binnenrotte e la Stazione di Blaak perché il mio prode Nathan aveva trovato una super offerta all'Hotel Eden Savoy in Hoogstraat, proprio dietro la super Bibliotheek di Rotterdam! Possiamo dire complessivamente di esserci stati molto bene, avevamo tutto quello che ci occorreva, letto comodo, stanza ampia, internet e colazione abbondante a buffet! ...qualcuno - non faccio nomi ma non sono io - ha preso l'abitudine a farsi l'ovino strapazzato tutte le mattine e poi...

Comunque per tornare in questo ampio spazio del Binnenrotte è accaduto di tutto in quei quattro giorni che siamo stati lì ^_^
La sera del lunedì hanno depositato graticci metallici e tavole di legno ammontate in gabbie enormi e la mattina verso le 10.00, non all'alba come usa da queste parti, è apparso un ordinato ed enorme mercato con banchi tutti uguali. La prima e unica parte che abbiamo attraversato - ahimè - era dedicato alle stoffe a metraggio di tutti i genere e per tutte le etnie! Strano, nei nostri mercati ne trovi a mala pena uno se va bene che vende stoffe! ...forse in Olanda hanno più bisogno di farsi i vestiti da soli? Troppo alti? Troppo grassi?! Meno omologati alle grandi marche?

Rotterdam, City of Architecture

... e poi una sera, di ritorno dalle nostre escursioni per l'Olanda ci siamo ritrovati a vedere la coda e poi l'arrivo di una grande parata di cittadini sui rollerblade. Una roba incredibile, già sono enormi! Ci passavano a fianco sulle loro rotelle in fila a tutta velocità, bianchi, neri, grandi piccini, mamme con passeggini, ape piaggio con casse e musica tecno, sì, perché sembra sia nata qui il movimento della musica tecno. Ed infatti, una volta tutti in piazza tunz tunz tutti a ballare... e a bere... e a pisciare in quegli osceni pisciatoi tipo bagni chimici agli angoli delle strade. Li avevamo visti anche a Gant. Speriamo non arrivino mai in Italia.

Rotterdam, City of Architecture

...e come non dire due solo due parole di questo grande edificio che è la Biblioteca Centrale di Rotterdam con i suo 8 piani di libri disposti in scaffali bassi per essere veramente accessibili a tutti, spartiti, cd, dvd e sala studio, prestito automatizzato e grande scacchiera per socializzare? Servizi che noi italiani non vedremo mai in patria.

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Ma non poteva certo mancare l'angolo gastronomico. Ci siamo dati all'etnico, a Rotterdam, una sera ci siamo mangiati sushi dal carrello di un Kaiten in zona stazione, una altra sera siamo andati da Viva Africa e ci siamo fatti anche questa volta un bel piattone di Enjera rol, come dicono qui, nella patria dei Boeri. Il ristorante è grazioso con delle belle decorazioni dipinte a mano su tutti, muri, sedie, porte... Siamo rimasti di stucco, quando alla nostra domanda di reduci dal tuor della birra belga "che birra avete?" ci siamo sentiti rispondere "alla papaya, alla banana, al mango..." Abbiamo optato per una olandese Heineken e solo al dessert abbiamo osato sul gusto mango. Non male, ma non chiamatela birra!

Rotterdam, City of Architecture

Rotterdam, City of Architecture

Gran bella visita al museo Boijmans, impareggiabile per opere esposte e per allestimento superbo. Solo per fare qualche nome, da Roden a Leonardo Da Vinci, da Catteland a Durrer, da Man Ray a Bosch, da Rubens a De Chirico, da Rembrandt a Bruegel. Allestimento e cura del dettaglio superbo. Sono rimasta letteralmente folgorata dall'attaccapanni a corte! Biglietto non economicissimo e bookshop non accattivante, ma il sencha della caffetteria era apprezzabile!

Purtroppo alcune cose sono rimaste da vedere e magari un giorno ci torneremo a Rotterdam, comprendo se quel ritmo rilassato e diradato di gente e persone che abbiamo incontrato è causato dal clima estivo oppure è una condizione innata della città.

Da vedere: edificio del Kurssal di Rem Koolhaas - Ina, Istituto di architettura - e magari qualche quartiere periferico di J.J. Oud?

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